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Roma città aperta torna al cinema: 80 anni dopo il capolavoro di Rossellini

Il 24 e 25 settembre al Politeama di Ivrea la proiezione speciale del film che consacrò Anna Magnani e segnò la nascita del neorealismo, con interventi di Maria Paola Capra e Mario Beiletti

Roma città aperta torna al cinema: 80 anni dopo il capolavoro di Rossellini

Anna Magnani

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Un film che ha segnato un’epoca, e che torna oggi sul grande schermo per ricordarci non solo il valore del cinema, ma anche la forza della memoria collettiva. “Roma città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini, compie 80 anni dalla sua prima proiezione al Teatro Quirino di Roma e sarà celebrato con una proiezione speciale a Ivrea, al Cinema Politeama, il 24 e 25 settembre 2025 (tutti gli orari sono indicati nella locandina ufficiale).

Considerato uno dei film più influenti della storia del cinema mondiale, “Roma città aperta” non è soltanto una pellicola: è un documento, un racconto diretto e spietato dell’Italia occupata dai nazisti, dell’angoscia e della speranza che attraversavano le strade della Capitale. È il film che ha reso celebre in tutto il mondo Anna Magnani, straordinaria protagonista al fianco di Aldo Fabrizi, qui in una delle sue interpretazioni più intense e indimenticabili. La sua scena madre, entrata nella storia del cinema, è diventata un simbolo della Resistenza romana e della lotta di un intero popolo contro l’oppressione.

L’opera segna anche l’inizio della cosiddetta Trilogia della guerra antifascista di Rossellini, che proseguirà con “Paisà”(1946) e “Germania anno zero” (1948). A partire dal suo successo, “Roma città aperta” ha definito a lungo l’immaginario collettivo dell’occupazione tedesca di Roma e della Resistenza, riuscendo a dare volto e voce alle ferite e alla dignità di una città piegata ma non spezzata. Non a caso, la critica internazionale lo ha consacrato come manifesto del neorealismo italiano, quel movimento capace di raccontare con semplicità, crudezza e poesia la vita vera, fuori dalle cornici patinate dei set cinematografici tradizionali.

Roma città aperta

La proiezione eporediese sarà arricchita da interventi introduttivi di Maria Paola Capra e Mario Beiletti, che guideranno il pubblico attraverso il contesto storico e artistico del film, offrendo spunti di riflessione sulla sua eredità culturale e politica. Un’occasione non solo per rivedere un capolavoro, ma anche per riscoprirne la potenza a distanza di ottant’anni, in un presente che spesso dimentica quanto sia fragile la libertà se non viene difesa e custodita.

Il ritorno di “Roma città aperta” al cinema è dunque un invito alla memoria e al confronto, un ponte tra generazioni: per chi lo ha visto decenni fa e lo porta nel cuore, e per i giovani che forse non l’hanno mai incontrato, se non nei libri di storia. Perché, come ogni grande opera, non smette mai di parlarci e di interrogarci.

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