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Mercà dì ricord: a Front il primo mercatino che racconta il passato

Sabato 27 settembre piazza IV Novembre si trasforma in un viaggio tra usato e antiquariato, con oggetti unici che custodiscono memorie e storie di vita

Mercà dì ricord: a Front il primo mercatino che racconta il passato

Mercà dì ricord: a Front il primo mercatino che racconta il passato

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Sabato 27 settembre, dalle 7.30 alle 18.30, la piazza IV Novembre di Front Canavese diventerà un piccolo scrigno di memorie e suggestioni. È qui che prenderà vita il primo mercatino dell’usato e dell’antiquariato, battezzato “Mercà dì ricord”, un appuntamento pensato per chi ama curiosare tra vecchi oggetti, collezioni dimenticate e pezzi capaci di raccontare storie.

L’iniziativa porta la firma del Bar da Mino e Nady, e nasce soprattutto dalla passione di Nadia, che da sempre coltiva l’amore per gli oggetti antichi. Non semplici soprammobili, ma frammenti di vita, capaci di restituire emozioni e di tramandare ricordi.

Girando tra i banchi, i visitatori troveranno pezzi unici e insoliti: un piccolo viaggio nel tempo che unisce curiosità, ricerca e piacere della scoperta. Sarà un’occasione per dare nuova vita a ciò che ha già vissuto, trasformando il mercatino in un ponte tra passato e presente.

Ad accogliere i partecipanti ci sarà anche l’ospitalità del bar: colazione e pranzo con un menù che profuma di tradizione, polenta con spezzatino al sivè e formaggio, al prezzo di 10 euro. Per informazioni è attivo il numero 3409575507.

Front Canavese, a circa 28 chilometri da Torino, è un borgo che vive sospeso tra storia e natura. Lo testimoniano le cronache del 1339, quando il suo castello seppe respingere gli assalti del capitano Malerba e delle sue “barbute”. Ma anche la memoria più recente, come il soprannome di ijnebià ‘d Frunt, legato alle fitte nebbie che avvolgono le campagne d’inverno.

Il paese è stato dimora di nobiltà e teatro di riti popolari: Cristina di Francia, duchessa di Savoia, vi soggiornò, mentre la tradizione della “Carità” continua a vivere nella distribuzione dei pani benedetti, simbolo di comunità e memoria condivisa.

In questo contesto, il Mercà dì ricord non è soltanto un mercatino. È un invito a riscoprire la poesia degli oggetti e il loro valore affettivo. Ogni pezzo porta con sé una vita precedente, e nella mano di chi lo raccoglie trova la possibilità di scrivere un nuovo capitolo.

Come amano ripetere i collezionisti, “collezionare è un modo per trattenere il passato”. Un gesto che non riguarda soltanto gli esperti, ma chiunque sappia riconoscere il significato profondo nascosto dietro un oggetto. In fondo, creare una collezione – piccola o grande che sia – significa custodire una memoria viva, fatta di dettagli, atmosfere e affetti.

Il Mercà dì ricord è quindi molto più di un evento: è un’occasione per fermare il tempo e lasciarsi incantare dal suo racconto.

 

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