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Non è solo festa, è resistenza: il Pride transfemminista di Ciriè lancia un grido di pace

Ciriè si proietta nel futuro come portavoce provinciale: un Pride per diritti, pace e libertà oltre ogni discriminazione, il 28 giugno in Corso Martiri della Libertà

Il volto del Pride di Ciriè

l'Artista Daphne Bohémien

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Anche quest'anno, Ciriè si appresta a ospitare la sua quarta edizione del Pride di provincia. L'appuntamento per il 2025, organizzato dal collettivo transfemminista Provincialotta in collaborazione con Rivolta Transurbana, promette di essere un momento di forte rivendicazione e celebrazione.

"In questi ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva corsa generale al riarmo e alla guerra", ha dichiarato il collettivo Rivolta Transurbana, in vista dell'evento. "Nelle nostre piccole comunità extraurbane, così come nelle grandi città, una grande ferita si è di nuovo spalancata. I bisogni essenziali e i diritti delle persone, in particolare di quelle più marginalizzate, sono tornati ad essere elementi sacrificabili, quando non un disturbo."

L'azione del collettivo senza distinzione di etnia e genere 

L'artista rapper Ellie Cottino 

La voce del collettivo è chiara e risuona con forza: "Noi non ci stiamo e ci rivoltiamo. Ci opponiamo con forza a questa vecchia narrazione della realtà che ci viene propinata, in cui solo chi è più forte ha la meglio prevaricando il prossimo. Desideriamo creare e mostrare le alternative a nostra disposizione: non guerra e violenza ma solidarietà e riconoscimento."

Il Pride canavesano e valligiano di quest'anno, in particolare, lancia un appello per la pace.

"La rivolta delle soggettività trans-urbane sarà, ancora una volta, il grido di resistenza di chi abita i margini, di chi non ha voce, di chi può osservare i nuclei del potere e le loro traiettorie da un punto d’osservazione inedito " sottolineano i responsabili dell'evento, portando una messaggio diretto e coinciso "Pace e riconoscimento per i popoli oppressi dal colonialismo e dalla crudeltà, pace e riconoscimento per le comunità razzializzate; pace, visibilità e libertà per i corpi non conformi, per tutte le soggettività che non possono e non vogliono più rispecchiarsi nel modello sociale della famiglia nucleare eterocisnormata; pace e riscatto per tutte le donne vittime di questo sistema patriarcale che continua a contrapporre all’emancipazione la violenza più feroce; non uno Stato securitario ma la pace sociale a fronte del disagio che lacera sempre di più le nostre comunità."

L'appuntamento è per sabato 28 giugno, con il ritrovo alle ore 14.30 per il corteo che partirà dall'inizio di Corso Martiri della Libertà. "Musica, ospiti e interventi da non perdere " promettono gli organizzatori.

Dopo la manifestazione, la giornata proseguirà dalle 19.00 con l'After Pride presso il circolo Arci La Soce (ingresso con tessera Arci). Sarà un'occasione per "concludere in festa un importante momento di lotta, con bancarelle, performance e concerti dal vivo, perché se non possiamo ballare non è la nostra rivoluzione!" Tra gli ospiti attesi per il Cabaret Drag ci saranno Daphne Bohémien ed Ellie Cottino, insieme a musiciste locali.

Il collettivo ha esteso l'invito a tutta la cittadinanza "a prendere parte alla manifestazione nel rispetto della comunità e delle sue buone pratiche di cura." Nel corso degli anni, diverse figure politiche hanno partecipato al corteo, tra cui il consigliere comunale Franco Silvestro, la consigliera regionale Sarah di Sabato, la senatrice Elisa Pirro, la vicesindaca di Ivrea e la consigliera regionale Valentina Cera

Non ci sono scuse: in provincia non è più tempo di astenersi, bensì il momento di prendere posizione sabato 28 giugno in Corso Martiri della Libertà a Ciriè per un altro appuntamento con la Storia. La nostra Storia. Una storia che non ha genere, orientamento o etnia prestabilita. Un valore che ci permette di esprimere le nostre fragilità, in uno spazio intersezionale dove ognuno di noi, in qualsiasi modo si percepisca, ha il diritto di viversi con la sua naturalità, senza limitarsi costantemente in base a strutture sociali preconfezionate. Se vogliamo vivere in una società più vera, viviamoci veramente.

Pride a Ciriè

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