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“Fino alla liberazione dalla guerra”: a Ivrea il nuovo libro di Enrico Peyretti, operaio della pace

Rinviato per maltempo, torna lunedì 12 maggio l’appuntamento con il pensiero nonviolento allo ZAC! di Ivrea. Con l’autore, ospiti d’eccezione per discutere di pace, memoria e futuro

“Fino alla liberazione dalla guerra”: a Ivrea il nuovo libro di Enrico Peyretti, operaio della pace

Enrico Peyretti

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Lunedì 12 maggio 2025, alle ore 18, presso ZAC! – Movicentro di Ivrea, si alzerà finalmente il sipario su un incontro atteso e sentito: la presentazione del libro “Fino alla liberazione dalla guerra. Pensieri, azioni, speranze di pace”di Enrico Peyretti, storico esponente del Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) e del Centro Studi Sereno Regis di Torino. L’evento, inizialmente previsto un mese fa ma annullato a causa dell’allerta maltempo che ha colpito il Canavese, si propone ora di recuperare spazio e voce nel cuore civile della città.

Organizzato dal MIR e dal Coordinamento del Presidio per la Pace di Ivrea, l’incontro vedrà la partecipazione, accanto all’autore, di Pietro Polito, direttore del Centro Studi Piero Gobetti, nonché di Pierangelo Monti e Mariella Ottino, colonne del Presidio eporediese che da anni anima con costanza e passione le battaglie per il disarmo e la giustizia sociale.

Il libro di Peyretti è un invito alla riflessione profonda sul più grave e urgente problema del nostro tempo: la guerra come sistema e il riarmo come spirale pericolosa e autodistruttiva, che sembra accompagnare sempre più strettamente le agende geopolitiche dei governi. Ma è anche, e soprattutto, un invito alla speranza e all’impegno attivo. Attraverso una scrittura limpida e militante, l’autore ripercorre gli eventi bellici degli ultimi anni e le risposte offerte dalla società civile: le marce, i presidi, gli appelli alla nonviolenza, le reti internazionali di resistenza pacifica.

Peyretti – scrittore, teologo ecumenico, fondatore del mensile “Il Foglio” di Torino – si definisce con umiltà e fermezza “operaio del leggere e dello scrivere”. Un’immagine che restituisce bene il suo ruolo di instancabile tessitore di parole e di coscienze, capace di unire l’approfondimento filosofico e spirituale all’azione concreta.

In questo nuovo lavoro, le sue riflessioni si intrecciano ai pensieri dei grandi maestri della pace: Erasmo da Rotterdam, Immanuel Kant, Lev Tolstoj, Mohandas Gandhi, Aldo Capitini, Danilo Dolci, Norberto Bobbio, Ernesto Balducci, Johan Galtung. Figure che, in epoche diverse, hanno saputo indicare vie alternative al dominio e alla violenza, mostrando che un altro mondo non solo è possibile, ma necessario.

L’incontro sarà occasione per confrontarsi sul valore politico e culturale della nonviolenza attiva, in un tempo che sembra volerla relegare ai margini. Sarà anche un momento per condividere – con i cittadini, gli studenti, i giovani e chiunque senta il bisogno di orientarsi in questo presente inquieto – un lessico della pace, una mappa etica capace di orientare scelte personali e collettive.

L’invito è rivolto a tutti. Perché la pace non è un'utopia da lasciare ai libri. È un lavoro quotidiano. È un orizzonte da costruire insieme

locandina

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