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Lucy Parsons, la donna che ha sfidato il mondo. A Ciriè un incontro su internazionalismo e solidarietà

Il 10 maggio alle ore 17, nel Salone Bossetto della Società Operaia di Ciriè, si parlerà della coraggiosa figura di Lucy Parsons, donna afroamericana, sindacalista e attivista, antesignana delle lotte contro il razzismo e a favore della solidarietà di classe. Durante l’incontro sarà anche attivata una raccolta di aiuti per la popolazione del Sudan

Lucy Parsons, la donna che ha sfidato il mondo

Lucy Parsons, la donna che ha sfidato il mondo

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Una donna di colore, nata schiava negli Stati Uniti dell’Ottocento, che ha avuto l’ardire di sfidare i poteri costituiti, di parlare di uguaglianza, di solidarietà, di lotta di classe. Si chiama Lucy Parsons e il suo nome, oggi più che mai, risuona come un faro di ribellione contro le ingiustizie globali. A lei è dedicato l’incontro dal titolo “Lucy Parsons e il coraggio dell’internazionalismo”, in programma venerdì 10 maggio alle ore 17.00 presso il Salone Bossetto della Società Operaia di Ciriè, in Via Matteotti 16.

A ricordare il suo percorso sarà Giuseppe Bonfratello, del Centro Studi Labriola, con un intervento che ripercorrerà la storia di una donna che non ha mai chinato il capo di fronte all’oppressione. Una figura oggi ancora troppo ignorata, nonostante la sua eredità morale e politica sia viva in ogni angolo del mondo dove si combatte per i diritti, la dignità, la giustizia sociale.

L’iniziativa, promossa anche con il sostegno dell’ANPI - Sezione di Cirié, affonda le radici in un passato di lotte operaie e popolari, in perfetta sintonia con lo spirito della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione, fondata nel lontano 1851, e oggi più che mai impegnata nel mantenere viva la memoria storica delle battaglie per l’emancipazione.

Ma l’evento non si limiterà alla riflessione teorica. Sarà anche un’occasione concreta per tendere una mano. Durante l’incontro verranno raccolti aiuti umanitari per la popolazione del Sudan, vittima di una guerra brutale e dimenticata. Si raccolgono alimenti a lunga conservazione – come pasta, riso, cereali e cibo in scatola – e medicinali o dispositivi sanitari con scadenza non anteriore al 2027. Un gesto semplice ma importante, che unisce il pensiero all’azione, come avrebbe fatto Lucy.

Una donna che ha osato, si legge nella presentazione dell’incontro. Sì, perché Lucy Parsons ha osato immaginare un mondo diverso, e ha lottato per costruirlo, attraversando la violenza istituzionale, il razzismo, la misoginia e l’emarginazione. Il suo impegno nel movimento anarchico e sindacale, il suo legame con i Martiri di Chicago, e la sua ostinata fede nella solidarietà internazionale ne fanno una figura da riscoprire, specialmente in tempi come questi, dove la guerra torna a devastare popoli interi e la parola "internazionalismo" sembra sempre più un’eco lontana.

L’appuntamento del 10 maggio è, dunque, un invito alla memoria, alla riflessione, ma soprattutto all’impegno attivo. Perché ricordare Lucy Parsons non è solo un atto di giustizia storica, ma un’esortazione ad osare anche oggi.

asfa

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