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Nomaglio, i bambini tracciano il Sentiero della Pace

Domenica 4 maggio l’inaugurazione di un cammino tra arte, natura e sogni: un progetto nato dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, dove le sculture del bosco insegnano ad aprire il cuore alla pace

Nomaglio, i bambini tracciano il Sentiero della Pace

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Nel silenzio profondo dei boschi di Nomaglio, dove le fronde dei castagni raccontano storie antiche e i sentieri si intrecciano come fili di memoria, è nato un percorso speciale. Non un semplice cammino tra alberi e muschi, ma un sentiero che parla con voce limpida e gentile: è il Sentiero della Pace, immaginato, sognato e realizzato dal Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Nomaglio.

Un progetto tanto semplice quanto rivoluzionario, perché parte dal cuore dei più piccoli per raggiungere quello di tutti. Sono stati proprio loro, i bambini, a tracciare il cammino: una linea immaginaria tra alberi e radici, che oggi diventa realtà grazie alla passione di un’intera comunità che ha saputo ascoltare, accogliere e trasformare un sogno in un simbolo.

Il Sentiero della Pace è più di una passeggiata: è una metafora vivente del viaggio dell’umanità. Talvolta impervio, faticoso, in salita. Ma sempre, immancabilmente, ricco di senso, bellezza e ricompensa. Lungo il percorso, disseminate come doni nel verde, si incontrano sculture lignee: animali del bosco che sembrano parlare, sussurrando parole di armonia, rispetto e cura. Non insegnano, ma ispirano. Non impongono, ma guidano. Un gufo ti invita ad ascoltare. Un cervo a rispettare. Una volpe a osservare con attenzione. Tutti insieme, animano un cammino di pace interiore e collettiva.

Domenica 4 maggio, questo sogno prenderà ufficialmente vita. L’inaugurazione, prevista per le ore 16, sarà il culmine di una giornata straordinaria, fatta di gesti concreti e poesia. Sin dal mattino, infatti, la magia sarà nell’aria: alle 10, due artisti – Fabio Pini da Vernasca e Enrico Melato da Montjovet – daranno spettacolo con le loro motoseghe, scolpendo dal legno vivo le ultime due creature che andranno a completare la galleria silenziosa del Sentiero.

Ma sarà soprattutto una festa per bambini e ragazzi, i veri protagonisti. Educazione Outdoor guiderà laboratori creativi, giochi, escursioni e osservazioni naturalistiche dalle 10 alle 16. Un tempo prezioso per scoprire, toccare, imparare. Per essere parte attiva di un’esperienza che unisce natura e speranza, corpo e spirito.

Alle 11, nel Salone dell’Ecomuseo, l’architetta Sabrina Noro porterà un altro messaggio di valorizzazione e cura del territorio, raccontando i Paesaggi Terrazzati del Mombarone, primo sito piemontese inserito nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Una narrazione che lega il passato al presente, le mani degli agricoltori a quelle dei bambini.

E come in ogni festa che si rispetti, anche il gusto avrà il suo spazio. Fin dal mattino, grazie a Angela alimentari, si potranno assaporare le miasse, fragranti come un ricordo d’infanzia, e panini genuini. Per chi desidera sedersi e rallentare, il ristorante ’l Burnel proporrà tre menu speciali – delle Erbe, della Tradizione e del Viandante – dalle 12.30 alle 14.00, su prenotazione.

Nel pomeriggio, il momento più atteso: la passeggiata inaugurale, guidata, durante la quale saranno posizionate le due nuove sculture. Tappa speciale al Park Therapy, per un’Aperimerenda sotto i castagni, dove la luce filtra tra le foglie e tutto sembra possibile.

Non è solo un evento. È un patto di comunità. Comune di Nomaglio, Pro Loco, Angela Alimentari, Ca’ Causineri, Park Therapy e ’l Burnel hanno unito forze, tempo ed entusiasmo per sostenere un progetto che celebra i più giovani non come semplici destinatari, ma come autori e promotori di futuro. Perché la pace – quella vera – nasce nei luoghi piccoli, tra le mani piccole, dove tutto è ancora possibile.

Per arrivare a Nomaglio, ricordano gli organizzatori, si percorrono solo due strade: la Provinciale 72 da Settimo Vittone o la 73 da Andrate. Due vie, mille motivi per salire. L’invito è aperto a tutte le famiglie: più si è, più la festa è festa davvero. E più la pace prende forma, tra muschi e sculture, tra giochi e sogni.

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