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Turismo

Castelli Aperti: quando la storia spalanca le sue porte

Dalla Pasqua al 2 novembre oltre 80 dimore storiche tornano protagoniste. Visite, eventi e soggiorni tra castelli, ville e borghi: la cultura si fa esperienza viva e condivisa

Castello di Foglizzo

Castello di Foglizzo

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Come ogni anno, con l’arrivo della primavera, il Piemonte si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti culturali più amati e longevi del territorio: Castelli Aperti. La rassegna, nata nel 1995, compie quest’anno trent’anni, confermandosi non solo un’occasione per scoprire le bellezze storiche e architettoniche della regione, ma anche un simbolo di rinascita culturale, di valorizzazione del patrimonio e di riscoperta delle radici. Dalla domenica di Pasqua fino al 2 novembre 2025, oltre ottanta siti tra castelli medievali, ville nobiliari, giardini storici e borghi fortificati apriranno le loro porte ai visitatori, offrendo un viaggio nel tempo tra memorie, paesaggi e tradizioni.

Era il 1995 quando, grazie al sostegno della Regione Piemonte, prendeva vita un progetto che sembrava utopico: restituire centralità alle dimore storiche, spesso chiuse o dimenticate, e renderle accessibili al grande pubblico. Da allora, Castelli Aperti è diventato un vero e proprio rito collettivo, capace di coinvolgere comunità locali, enti culturali e migliaia di appassionati. Un successo costruito nel tempo, mattone dopo mattone, evento dopo evento, visita dopo visita. Oggi, a distanza di trent’anni, la rassegna non mostra segni di stanchezza, anzi: si rinnova, cresce, sorprende. A sottolinearlo è Elisa Bogliotti, neopresidente dell’Associazione Amici di Castelli Aperti, che evidenzia come il valore del progetto vada ben oltre la semplice apertura di edifici storici: Castelli Aperti, da trent’anni, non si limita a proporre visite, ma invita a riflettere sulla necessità di proteggere e tramandare questi luoghi, così fondamentali per comprendere la storia e l’identità del Piemonte. Celebrare questo anniversario significa non solo guardare al passato con gratitudine, ma rivolgersi al futuro con responsabilità”.

Il calendario dell’edizione 2025, inaugurato domenica 20 aprile, è pensato per offrire esperienze diverse e coinvolgenti a un pubblico ampio e variegato: dai turisti alla prima scoperta, ai conoscitori più esperti; dalle famiglie con bambini ai fotografi in cerca di scorci inediti; dai curiosi del weekend agli appassionati di arte, natura e storia. Le visite si terranno ogni domenica fino all’autunno inoltrato, per permettere a tutti di vivere almeno una giornata immersi nella bellezza. Tra le novità più attese, spicca il restyling completo del sito ufficiale – www.castelliaperti.it – completamente rinnovato e affidato alla creatività dell’illustratrice e graphic designer Alice Lotti. Il nuovo portale, moderno, intuitivo e ricco di contenuti, si presenta come una vera guida digitale per esplorare il patrimonio piemontese con occhi nuovi, offrendo itinerari tematici, mappe interattive e approfondimenti storici.

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A rendere ancora più speciale questa edizione celebrativa sarà un fitto programma di eventi collaterali, che animeranno le dimore aderenti con incontri, spettacoli, concerti, letture, laboratori e conferenze. La cultura, così, smette di essere osservata da lontano e diventa esperienza vissuta, partecipata, condivisa. In un’epoca dominata dalla frenesia e dall’effimero, Castelli Aperti si conferma un invito alla lentezza, alla meraviglia, alla contemplazione. E per chi desidera prolungare il piacere della visita, molte delle dimore coinvolte offrono anche possibilità di pernottamento: camere d’epoca, ville trasformate in relais, appartamenti nei borghi medievali. Dormire tra le mura di un castello o affacciarsi all’alba da un’antica torre diventa così parte di un viaggio emozionale che abbraccia mente, cuore e sensi.

Trent’anni dopo il suo esordio, Castelli Aperti continua a raccontare storie. Le racconta con la pietra e con il legno, con l’intonaco screpolato e i soffitti affrescati, con i cortili silenziosi e i giardini nascosti. Le racconta a chi sa ascoltare, a chi ha voglia di perdersi per ritrovarsi, a chi crede che la bellezza non sia un lusso, ma un diritto da difendere. E ogni castello che riapre, ogni cancello che si spalanca, ogni guida che accompagna i visitatori è una piccola vittoria contro l’oblio. Un modo per restare fedeli alla propria storia e, al tempo stesso, guardare avanti.

Qualche castello e dimora sarà aperto anche venerdì 25 aprile, per conoscere orari e costi e tutti gli aggiornamenti consultare il sito CLICCA QUI

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