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05 Novembre 2024 - 15:11
Matteo Della Bordella
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Data di inizio 07.11.2024 - 00:00
Data di fine 10.11.2024 - 00:00
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Ivrea si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza e simbolismo per il territorio montano e per tutti gli appassionati di escursionismo e alpinismo. Dal 7 al 10 novembre, la città sarà il centro delle celebrazioni per il 70° anniversario del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), una realtà che da decenni rappresenta un baluardo di sicurezza per tutti coloro che frequentano la montagna e gli ambienti più impervi del nostro paese.
La serie di iniziative è stata presentata ufficialmente durante una conferenza stampa nella Sala Dorata del Municipio, dove il sindaco Matteo Chiantore, l’assessore Francesco Comotto e il delegato del SASP Stefano Bertino hanno illustrato il ricco programma delle celebrazioni. Questo anniversario sarà un’occasione speciale per rendere omaggio ai volontari del soccorso alpino che, spesso in condizioni estreme, intervengono in montagna per portare aiuto a chi si trova in difficoltà. “Siamo orgogliosi di ospitare queste celebrazioni a Ivrea, una città che per la sua posizione geografica ha da sempre un legame profondo con la montagna”, ha dichiarato Chiantore, aggiungendo che l’iniziativa non è solo un tributo al passato ma anche un invito a guardare al futuro, promuovendo la sicurezza e diffondendo la cultura dell’escursionismo responsabile.
Le celebrazioni iniziano giovedì 7 novembre, con i tecnici canavesani del Soccorso Alpino che incontrano le scuole, portando il loro bagaglio di esperienze e raccontando le sfide del loro lavoro quotidiano.
Questo primo evento sarà un momento di sensibilizzazione per i più giovani, per avvicinarli al rispetto e alla prudenza necessari in ambiente montano.
Venerdì 8 novembre è prevista l'inaugurazione della mostra “70 anni di storia del Soccorso Alpino e Speleologico” presso la Chiesa di Santa Croce, in via Arduino.
L'esposizione celebrativa ripercorrerà le tappe fondamentali del CNSAS, dall'istituzione nel 1954 fino alle operazioni di soccorso più recenti. Tra fotografie, documenti storici e attrezzature d'epoca, i visitatori potranno immergersi nella storia di un corpo che ha saputo evolversi e adattarsi alle nuove tecnologie, rimanendo fedele alla propria missione di assistenza e salvataggio. La mostra, aperta dalle 14 alle 19, sarà disponibile fino a domenica e offrirà al pubblico un raro sguardo su sette decenni di impegno e professionalità.
Sempre venerdì sera, il Teatro Giacosa ospiterà un evento speciale con la partecipazione straordinaria dell’alpinista Matteo Della Bordella, uno dei volti più noti dell'alpinismo italiano. Della Bordella, celebre per le sue imprese estreme e per l'approccio innovativo alle sfide verticali, racconterà le sue esperienze in montagna e il profondo rispetto che nutre per il lavoro dei soccorritori. Insieme a lui sarà presente Aldo Pagani, figura storica e fondatore della Delegazione Canavesana del Soccorso Alpino, la cui testimonianza offrirà uno spaccato su come questo corpo si sia sviluppato e radicato nel territorio. La serata culminerà con la consegna di attestati ai soci emeriti del CNSAS, un riconoscimento per il loro contributo alla sicurezza in montagna.
Il clou delle celebrazioni si terrà sabato 9 novembre, quando il Castello di Ivrea diventerà teatro di spettacolari dimostrazioni di soccorso. A partire dal pomeriggio, gli esperti del CNSAS daranno vita a simulazioni di calate e teleferiche dalle mura del castello, mostrando al pubblico le tecniche avanzate di salvataggio in ambienti ostili.
Le unità cinofile, parte essenziale delle operazioni di ricerca, saranno anch'esse presenti, pronte a esibire le loro capacità di individuazione e recupero. Il pubblico potrà inoltre assistere alle manovre del settore droni regionale, che ha rivoluzionato il modo di operare del Soccorso Alpino, permettendo di raggiungere con rapidità e precisione aree difficilmente accessibili. Questa giornata rappresenterà un'occasione unica per i cittadini di avvicinarsi a una realtà spesso lontana e poco visibile, comprendendo le difficoltà e le competenze necessarie per salvare vite in montagna.
Domenica 10 novembre, le celebrazioni si concluderanno con una cerimonia nel Duomo di Ivrea, dove verrà celebrata una Santa Messa con una speciale benedizione dei presidi tecnici e sanitari utilizzati dal CNSAS. Questo rito sarà un omaggio ai volontari che quotidianamente mettono a rischio la loro vita per proteggere quella degli altri. Parallelamente, la mostra celebrativa rimarrà aperta per l’ultimo giorno, consentendo a chi non l’ha ancora visitata di scoprire il patrimonio storico del Soccorso Alpino.
Le celebrazioni di Ivrea per i 70 anni del Soccorso Alpino non sono solo una serie di eventi, ma un vero e proprio tributo a un'organizzazione che, fin dalla sua fondazione, rappresenta il coraggio, la solidarietà e l'amore per la montagna. Il CNSAS ha saputo trasformare il soccorso alpino in una disciplina altamente specializzata, con tecnici che si allenano costantemente per affrontare le situazioni più difficili e inaccessibili. Ivrea rende omaggio a questa dedizione, invitando i cittadini a partecipare a tutte le iniziative in programma, per scoprire da vicino il lavoro di chi, da 70 anni, è sempre pronto a intervenire quando la montagna diventa pericolosa.
Chi è Matteo Della Bordella
Matteo Della Bordella è uno degli alpinisti più apprezzati e conosciuti in Italia, noto per le sue scalate audaci e per un approccio avventuroso che lo porta a esplorare pareti e luoghi remoti in tutto il mondo. Nato nel 1984, è membro dei Ragni di Lecco, uno storico gruppo di alpinisti che ha fatto la storia dell'arrampicata italiana e internazionale.
Della Bordella si è distinto per una serie di imprese straordinarie, spesso su pareti difficilissime e in condizioni estreme. Tra le sue spedizioni più celebri c’è quella in Patagonia, dove ha scalato il Cerro Torre e ha aperto nuove vie su pareti vertiginose e sferzate dai venti. È conosciuto anche per le sue spedizioni in Groenlandia, dove ha scalato pareti ancora inesplorate, navigando per giorni in kayak per raggiungere le montagne più remote dell'isola. In Islanda, Della Bordella ha sfidato ghiaccio e roccia, affrontando il clima ostile e imprevedibile per conquistare vette inesplorate.
Nel 2020, ha aperto una nuova via sulle Alpi svizzere chiamata "Moonwalk" sul Pizzo Badile, una delle pareti più iconiche delle Alpi. La sua arrampicata è sempre caratterizzata da uno stile "pulito": Matteo evita chiodi e attrezzature invasive, prediligendo una tecnica che rispetta al massimo l'integrità della parete e dell'ambiente naturale.
Grazie alle sue imprese, Matteo Della Bordella è diventato un simbolo di un alpinismo che punta non solo alla prestazione fisica, ma anche alla sostenibilità e al rispetto della montagna. Le sue esperienze, raccontate in conferenze e incontri pubblici, ispirano nuove generazioni di alpinisti a esplorare il mondo con passione, ma anche con consapevolezza e responsabilità.
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è un’organizzazione italiana di volontariato, specializzata nelle operazioni di soccorso in montagna, in grotta e in altri ambienti impervi. Nato ufficialmente nel 1954, il CNSAS è oggi una componente fondamentale della Protezione Civile, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e oltre 7.000 tecnici volontari altamente qualificati.
La missione del CNSAS è duplice: da un lato, si occupa di interventi di emergenza e salvataggio per chiunque si trovi in difficoltà in montagna o in zone di difficile accesso; dall’altro, promuove attività di prevenzione degli incidenti in montagna, educando il pubblico e le comunità locali a comportamenti sicuri durante le escursioni, le arrampicate e le esplorazioni speleologiche.
L’operatività del CNSAS si basa su un’organizzazione regionale e su una rete di squadre locali, ognuna delle quali è composta da soccorritori con una formazione specifica e in continuo aggiornamento. I volontari del CNSAS sono addestrati per intervenire in condizioni estreme e in situazioni complesse, utilizzando attrezzature avanzate e spesso collaborando con altri enti di soccorso, come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e le forze dell'ordine.
Oltre alle tecniche classiche di soccorso, il CNSAS ha sviluppato competenze specializzate, come l’uso delle unità cinofile per la ricerca di dispersi, il supporto di squadre speleologiche per interventi in grotte e caverne, e più recentemente l’impiego di droni per ispezionare zone difficilmente raggiungibili e individuare persone in difficoltà. In molti casi, i soccorritori si calano con corde e carrucole o utilizzano teleferiche e tecniche di arrampicata avanzata per raggiungere i feriti o i dispersi.
Il CNSAS svolge anche un’importante attività di collaborazione internazionale, partecipando a esercitazioni e missioni di soccorso fuori dai confini italiani. Grazie alla sua esperienza e competenza, il CNSAS è riconosciuto a livello internazionale come uno dei corpi di soccorso più preparati e affidabili in contesti difficili, dal soccorso alpino al recupero in contesti sotterranei.
L’attività del CNSAS è caratterizzata da un profondo senso di solidarietà e dal volontariato puro: i tecnici mettono a disposizione tempo, competenze e passione, spesso affrontando condizioni climatiche estreme e rischi elevati, per garantire la sicurezza di escursionisti, alpinisti, speleologi e di chiunque frequenti gli ambienti naturali più difficili.
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