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06 Aprile 2024 - 11:45
Per la serie, qui i romani non sono i ben venuti...
In un mondo dove l’unico confine dovrebbe essere il checkout alle 10 del mattino, un episodio di discriminazione ha sollevato più di un sopracciglio nel pittoresco Canavese, una zona dove la pace dei laghi si scontra con le tempeste della discriminazione digitale. Sì, cari lettori, vi stiamo parlando di quella volta - appena ieri... - in cui Airbnb è diventato brevemente un remake di "Asterix contro Cesare", con tanto di veto contro i Romani.
Airbnb è un portale online statunitense che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi, con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare generalmente privati.
La scena si svolge nella zona del lago di Candia, un luogo solitamente molto ospitale (è bene fare questa premessa) che promette tranquillità e divertimento con la sua agenda di eventi sportivi e concerti. Tuttavia, per una donna romana in cerca di un weekend lontano dalla frenesia della Capitale, la prospettiva del relax si è trasformata in uno spettacolo degno di un'arena romana, ma senza gladiatori o leoni, bensì con un host di Airbnb che ha deciso di chiudere le porte della sua cascina proprio ai romani.
"Non affittiamo ai romani" ha dichiarato il gestore, con un messaggio che avrebbe fatto invidia a Nerone.. La nostra 'eroina' moderna, invece di alzare l'assedio, ha segnalato il caso al quotidiano la Repubblica e ha optato per chiedere delucidazioni, solo per ricevere una risposta che sapeva di vendetta storica: "Perché non mi piacciono le persone di Roma." A questo punto, si sarebbe atteso che calasse il sipario, ma no! Il gestore, forse in preda a un delirio di persecuzione degno di un imperatore paranoico, ha aggiunto: "La vostra colpa è quella di lamentarvi, come tutti i Romani... Attenzione, l’acqua del lago sarà sporca, fredda e piena di pesci gatto".
Una bellissima immagine del Lago di Candia, nel Canavese.
Ma non finisce qui, cari lettori! La nostra coraggiosa cittadina ha segnalato l'incidente alla piattaforma, la quale si trova ora a dover valutare un caso che sa tanto di discriminazione 'capitolina'. Nell'immaginario, si potrebbe creare uno scenario tale in cui, dalla descrizione degli eventi, il 'locandiere' canavesano, stanco delle legioni di turisti che invadono la sua locanda in cerca di riposo e ricreazione, avrebbe optato per una chiusura ad hoc...
In conclusione, mentre Roma ha resistito a Visigoti, Vandali e persino al tempo, sembra che abbia trovato un inaspettato avversario in un gestore di Airbnb del Canavese. Ma come insegna la storia, i Romani hanno sempre saputo trovare una via. Forse, la prossima volta, opteranno per una sistemazione che apprezzi il loro storico spirito di conquista, o almeno che non li scambi per invasori da respingere al cancello.
Ricordiamo ai nostri lettori che, nonostante gli scontri storici, oggi più che mai è importante costruire ponti e non muri, anche (e soprattutto) su Airbnb.
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