A chiosa o a iosa il chiosare…. A chiosa significa “in abbondanza”, deriva dalla parola, che anticamente indicava le monete finte con cui giocavano i bambini che tendevano a replicare quelli degli adulti In alcuni periodi storici, durante i quali veniva effettuato un rigido controllo per il rispetto delle leggi che vietavano i giochi d'azzardo, le chiose furono utilizzate anche dagli adulti per aggirare i divieti. Da questo espediente nacque l'uso delle fiche, poi divenute di normale utilizzo sui tavoli da gioco, nella seconda metà del XIX secolo che, generalmente, consistevano in giochi d’azzardo con relativi pagamenti in denaro. Tornando alle chiose, queste monete erano di legno o di piombo, che replicavano la forma del denaro. Il materiale più usato era il piombo, per la facilità di reperimento e per la bassa temperatura di fusione. Le chiose venivano realizzate mediante versamento del metallo fuso in un apposito stampo di pietra, chiamato “petrella” e valevano pochissimo. Per questo, qualunque cosa si potesse pagare con le chiose doveva essere di scarso valore e quindi molto abbondante. Il passaggio da chiosa a iosa deriva dalla pronuncia toscana del termine. Secondo un’altra ipotesi, iosa deriverebbe invece dal detto ligure “solo Dio lo sa”, che significa abbondantemente, molto.da queste origini deriva il significato dell'espressione "a chiosa" o "a iosa", volendo indicare una merce di tale abbondanza e disponibilità da poter essere acquistata anche con pagamento in chiose. Diversa l’origine della parola chiosare che significa spiegare un passaggio difficile di un testo aggiungendo un'annotazione oppure commentare un testo. La parola chiosare deriva dal tardo latino glosa, a sua volta dal greco glossa che oltre a significare lingua, significa oggi anche parola rara, quindi da spiegare, da questa radice la parola glossario, una raccolta di termini appartenenti ad un ambito specifico e circoscritto. In alcuni casi il termine glossario è utilizzato per indicare la raccolta e relativa spiegazione dei termini desueti o specialistici utilizzati in un libro, generalmente collocato alla fine del testo. Il chiosare è l'azione meticolosa di chi non fa sbandare il proprio pensiero conducendo argomentazioni a braccio prive di qualunque struttura, aprendo parentesi a casaccio ed omettendo delucidazioni importanti come adesso mi comporto io. Favria, 11.09.2020 Giorgio Cortese Ogni giorno non sono mai troppo vecchio per fissare un altro obiettivo o per sognare qualcosa di nuovo.
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