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Cronaca

Oggi a Chivasso i funerali di Conforti, l’uomo trovato nel bagagliaio a Torino (VIDEO)

Toccanti le parole del don e il ricordo della figlia e dei colleghi

“Perché cercate tra i morti colui che è vivo. Non è qui, è resuscitato”. 

Cita il Vangelo, secondo Luca, don Davide Smiderle, parroco del Duomo di Chivasso, nella sua omelia funebre.

La Chiesa di Santa Maria Assunta è gremita.

C’è mamma Linda con il patrigno Mimmo Modafferi. Ci sono i figli Carola e Riccardo, con la madre Serena, ex moglie del defunto.

Ci sono tanti parenti, dipendenti della sua rete di autoscuole, amici e ragazzi. Giovani, giovanissimi.

Occhi lucidi, sguardi persi, vestiti scuri. 

Il dolore dei genitori sulla salma di Conforti

Si sono svolti in un clima di profondo cordoglio, sotto un cielo che minacciava pioggia, i funerali di Marco Conforti, 55 anni, imprenditore di Castagneto Po trovato senza vita la sera del 28 maggio nel bagagliaio della sua Range Rover parcheggiata a Torino. 

Il Duomo pieno, il don provato nella sua omelia:  “È bello pensare che la prima pietra ribaltata dal sepolcro di Gesù sia la pietra dell’oppressione sul nostro cuore. Il Signore toglie la pietra che opprime il nostro cuore. E’ bello pensare che Marco sia già avvolto da questa luce nel cielo, mentre i nostri occhi sono pieni di pianto”.

La salma all'ingresso del Duomo

Poche parole, dritte al cuore dei presenti: “Pensare a Marco è pensare alla pelle che viene distrutta: l’uomo è fragile, è un soffio, è polvere. Mentre noi torniamo polvere, i nostri occhi contemplano Dio non più da straniero, ma a tu per tu. Marco, fai sentire la tua vicinanza ai tuoi cari: dobbiamo ringraziare Dio di avercelo donato. Chiediamo alla Madre Consolatrice che ci aiuti a vivere nella speranza, perché tutti abbiamo una Patria comune in cui ci rincontreremo: il Paradiso”.

Il dolore all'uscita da Chiesa

Dopo le parole del don, il ricordo toccante della figlia Carola: “Non amerò mai più nessun uomo come te: eri una notte di energia, che dire papà. Sei stato il migliore. Avrei solo voluto avere più tempo per te: avevamo grandi progetti per il futuro, ora ho imparato a non dare più nulla per scontato. Mi hai donato grandi ali e, insieme a mamma e Richi, porteremo avanti ciò che hai creato”. 

Anche i suoi dipendenti l’hanno voluto ricordare con parole di affetto: “La squadra che hai creato è qui per te. Sarai lontano dal tuo ufficio ma mai dai nostri cuori. Buon viaggio Marco e ritrova la tua serenità”.

Un lungo applauso ha accompagnato la salma mentre usciva dal Duomo, mentre palloncini bianchi volavano in cielo.

Sulla morte di Marco Conforti continuano intanto serrate le indagini della squadra mobile, coordinate dal dirigente Luigi Mitola. Mentre si attendono sempre i risultati degli esami tossicologici che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Gli agenti stanno visionando i fotogrammi e le immagini delle telecamere che monitorano tutta la zona di strada del Fortino e via Rovigo, dove è stata trovata l’auto.

Filmati che andranno incrociati con i tabulati telefonici, per stabilire con la massima precisione quando la Range Rover è arrivata in via Rovigo e se insieme a Conforti ci fosse qualcun altro.

Fondamentale sarà anche la perizia tecnica sulla Range Rover per chiarire il mistero delle portiere chiuse dall’interno.

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