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Roberta Bruzzone lascia “Ore 14”: ecco cosa si nasconde dietro l’addio

L’esperta di cronaca nera conferma sui social la fine della collaborazione: rapporti difficili, scelte professionali e nuovi progetti tra La Vita in Diretta e RaiPlay

Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone lascia “Ore 14”: ecco cosa si nasconde dietro l’addio

Roberta Bruzzone ha scelto di spiegare tutto in poche righe, con il tono diretto che la contraddistingue. «Mi fa piacere che la mia assenza si percepisca», ha scritto sui social, mettendo così un punto fermo a settimane di domande, supposizioni e discussioni. La criminologa non tornerà a Ore 14, la trasmissione di Rai 2 condotta da Milo Infante. Nessun rientro, nessuna pausa temporanea: la collaborazione è conclusa.

Una decisione che molti telespettatori avevano intuito già da giorni. Il suo volto, infatti, non compariva più al tavolo delle analisi e dei commenti legati ai principali casi di cronaca. Nelle ultime settimane le assenze avevano alimentato dubbi e versioni contrastanti, fino a quando la diretta interessata ha scelto di chiarire la vicenda, confermando l’addio con una frase che contiene, allo stesso tempo, ironia e una punta di distacco. Un modo per chiudere la questione senza rinfocolare polemiche.

Dietro l'uscita, però, non ci sarebbe una semplice scelta editoriale. Le indiscrezioni circolate dall’ambiente televisivo parlano infatti di una situazione tesa in studio, legata alla presenza di ospiti che Bruzzone non avrebbe apprezzato. Le frizioni sarebbero esplose in particolare con Andrea Brindani, figura considerata dall’esperta troppo vicina a persone con cui Bruzzone non ha voluto condividere spazi e discussioni. Un limite che l’ha portata a interrompere la collaborazione prima che i dissensi si trasformassero in un problema aperto e pubblico.

Chi conosce la criminologa sa che la sua immagine professionale si fonda sulla capacità di mantenere posizioni nette, senza concessioni. La coerenza – anche a costo di rinunciare a spazi mediatici importanti – è un tratto consolidato del suo profilo televisivo. È anche per questo che la sua decisione non sorprende del tutto: il suo ruolo nei programmi di approfondimento richiede autonomia e libertà, condizioni che, secondo la sua lettura, in quel contesto non erano più garantite.

Nonostante l’addio a Ore 14, Bruzzone non lascia la Rai. Anzi, rilancia. Continuerà a collaborare con Alberto Matano a La Vita in Diretta su Rai 1, dove il suo contributo nell’analisi dei casi giudiziari è sempre stato considerato uno dei segmenti più seguiti. Resta inoltre stabile il progetto “Nella mente di Narciso”, disponibile su RaiPlay e trasmesso su Rai 2 il giovedì in seconda serata: un format che unisce analisi psicologica, ricostruzione narrativa e casi reali, guidato interamente da lei.

Il pubblico più affezionato, negli ultimi giorni, ha continuato a chiederle chiarimenti sui social. Domande insistenti, commenti a ogni post, richieste di sapere cosa stesse accadendo. La criminologa ha risposto con una battuta, leggera ma tagliente come spesso accade nel suo stile: «Dai, non sarà un problema superare il senso di vuoto che lascia la mia assenza». Una frase che suona come un congedo elegante, una chiusura senza rancori e senza ripensamenti.

Ora l’attenzione si sposta sui nuovi impegni, con un’agenda che promette di restare fitta. Bruzzone continuerà a essere uno dei volti più riconoscibili dell’analisi criminologica in tv, presente in contesti in cui sente di poter lavorare con margine e libertà. L’addio a Ore 14 diventa così un passaggio di fase, un cambio di rotta motivato non da opportunità mancate ma dalla volontà di restare fedele al proprio modo di stare in televisione. Una scelta netta, che non necessita di ulteriori spiegazioni.

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