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TORINO. Tav: contestatori tornano a farsi sentire, occupata la A32

TORINO. Tav: contestatori tornano a farsi sentire, occupata la A32

Marcia NO TAV

Tornano le azioni di sabotaggio in Val Susa da parte di attivisti aderenti all'ala più oltranzista del movimento No Tav: una quindicina di persone hanno occupato per una decina di minuti la sede stradale della A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza della galleria di Giaglione. Nessun incidente. Hanno rovesciato a terra alcuni cessi chimici ed esposto questo striscione, riferito ai Pm torinesi a cui fanno capo le diverse inchieste tav: "Padalino e Rinaudo, non ci fermerete mai". Gli attivisti sono fuggiti prima dell'arrivo delle forze di polizia. Nello stesso tempo, altre contestazioni si erano verificate in precedenza Susa all'esterno della ditta di escavazioni Martini Service, una delle ditte che lavorano per il cantiere della Tav. Qui un attivista ha scavalcato i cancelli e rovesciato terra e acqua nel serbatoio di uno degli escavatori. Nella notte, un centinaio di attivisti si erano radunati a Susa davanti all'hotel Napoleon, dove alloggiano le forze dell'ordine. Hanno urlato slogan fino a quando una signora, esasperata, non ha rovesciato loro addosso tre secchi d'acqua.
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