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TORINO. Forconi: protesta 2013, subito stop a maxi processo

TORINO. Forconi: protesta 2013, subito stop a maxi processo

FORCONI

Dopo quasi cinque anni é arrivato in tribunale a Torino il maxiprocesso per gli episodi avvenuti durante la vasta protesta popolare, nel dicembre 2013, del cosiddetto movimento dei Forconi. La causa è a carico di 45 imputati e riguarda le manifestazioni che per tre giorni consecutivi si tennero nella zona di Pinerolo. Il dibattimento però è saltato prima ancora di cominciare perché il giudice, su richiesta degli avvocati difensori, ha restituito gli atti al pubblico ministero: le modalità con cui è stato costruito il capo d'accusa (interruzione di pubblico servizio) non permettevano infatti la citazione diretta a giudizio. Sarà dunque necessario passare al vaglio di un'udienza preliminare. Le dimostrazioni dei Forconi si tennero in diverse località italiane. A Torino si ebbero incidenti in Piazza Castello, sotto il palazzo della Regione Piemonte. Il processo di oggi riguarda però solo il blocco alla circolazione delle strade di Pinerolo e dintorni, proseguito dal 9 al 11 dicembre 2013. Una automobilista alla quale venne impedito il passaggio si è costituita parte civile. "Il movimento 9 dicembre, che impropriamente era stato chiamato dei Forconi, è ancora attivo. Dal 2013 non si è più scesi in piazza in quel modo, anche perché per gente comune che non ha mai fatto nulla di male ma si è limitata a rivendicare i propri diritti in modo pacifico, i ricatti psicologici delle inchieste e dei processi sono stati troppo forti. Ma discutiamo, ancora soprattutto su internet, e portiamo avanti le nostre istanze". Lo ha detto oggi in tribunale a Torino uno dei 45 imputati del maxiprocesso per la protesta dei Forconi a Pinerolo, Vincenzo Balestra, 60 anni. Balestra ha spiegato che a manifestare "furono 300 persone che non fecero alcun danno". A suo parere i simpatizzanti sono circa 15mila.
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