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21 Giugno 2016 - 15:35
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"Siamo indignati: che ci risulti, è la prima volta dal 25 aprile 1945 che una tesi di laurea viene considerata oggetto di reato e subisce una condanna. Ci domandiamo, increduli, quale perversione attraversi un Paese che porta nelle aule di un tribunale le parole di una tesi di laurea". E' quanto si legge nell'appello lanciato sul web dal "collettivo virtuale" Effimera in merito al processo che la scorsa settimana, a Torino, è terminato con una condanna a due mesi di reclusione per una laureanda dichiarata colpevole di "concorso morale" con attivisti No Tav durante una dimostrazione in Valle di Susa sfociata in momenti di tensione.
L'appello "per la libertà di ricerca e di pensiero" è stato sottoscritto, in base a quanto si legge sul sito, da oltre seicento persone, in gran parte studenti, ricercatori e dottorandi di numerose università italiane.
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