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TORINO. Morto dopo zuffa per sigaretta accesa, ucciso da infarto

TORINO. Morto dopo zuffa per sigaretta accesa, ucciso da infarto

E' stato un infarto a uccidere Raffaele Carretta, il brigadiere dei carabinieri in pensione morto dopo una zuffa in un bar di Torino la scorsa settimana. Lo ha stabilito l'autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi su incarico del pm Valerio Longi. Le lesioni trovate sul corpo della vittima, 69 anni, sono, infatti, importanti ma non tali da determinarne immediatamente la morte. Per l'accaduto è stato arrestato Vito Di Dia, pensionato di 62 anni, per ora accusato di omicidio volontario. La sua posizione, però, dovrebbe alleggerirsi alla luce degli esiti dell'autopsia.

La zuffa tra i due era stata originata da un diverbio per una sigaretta accesa all'interno del bar: Di Dia, non fumatore, aveva preteso che Carretta si allontanasse, ma quest'ultimo era rientrato nel locale per fare valere le proprie ragioni.

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