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TORINO. Certificati senza bollo per risparmiare 14 euro, processo

TORINO. Certificati senza bollo per risparmiare 14 euro, processo
Certificati esenti da bollo rilasciati a persone che invece avrebbero dovuto pagare                 l'imposta: questa l'accusa mossa a un gruppo di impiegati dell'anagrafe di Torino e di piccoli imprenditori in un processo ripreso oggi a Palazzo di Giustizia con le richieste di condanna della procura. Per la pubblica amministrazione il danno è stato pari a 14,60 euro per ogni documento ceduto irregolarmente (quelli contestati sono circa quattrocento dal 2011 al 2013) ma il pm Giancarlo Avenati Bassi ha affermato che "non si tratta di un fatto modesto". "Le dimensioni - ha detto chiudendo la requisitoria - sono piccole, ma non per questo la vicenda deve essere sottovalutata. E' stato impressionante vedere gente che violava le norme semplicemente perché poteva farlo". Il magistrato ha proposto cinque condanne per abuso in atti di ufficio a pene variabili dai dodici ai venti mesi di reclusione. Le difese, oltre alla tenuità dei fatti, a seconda dei casi eccepiscono la buona fede delle persone coinvolte, l'impossibilità di svolgere controlli concreti sulle esenzioni, gli errori dovuti alla quantità di pratiche da sbrigare.
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