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TORINO. Ferrari: verso spin off Fca, linea credito da 2,5 mld

TORINO. Ferrari: verso spin off Fca, linea credito da 2,5 mld

Ferrari

La Ferrari fa un altro passo verso lo scorporo dal gruppo Fiat Chrysler Automobiles, previsto all'inizio del prossimo anno. In attesa dell'assemblea straordinaria degli azionisti di Fca, convocata giovedì 3 dicembre ad Amsterdam per deliberare sullo spin off, la casa di Maranello ha firmato una linea di credito sindacata da 2,5 miliardi di euro con dieci banche. Sarà utilizzata per rifinanziare l'indebitamento verso Fca, per rimborsare altri debiti e per altre esigenze aziendali.

La linea di credito sindacata comprende un 'Bridge Loan' e un 'Term Loan' di 2 miliardi di euro complessivamente e una linea di credito revolving di 500 milioni di euro che potrà essere utilizzata di volta in volta per finanziare le esigenze aziendali e il capitale circolante del gruppo Ferrari. Il 'Bridge Loan' ha una durata di 12 mesi con un'opzione per la 'Rossa' di estenderlo una volta per un periodo di ulteriori sei mesi. Ferrari intende rifinanziare il 'Bridge Loan' prima della sua scadenza con debito a lungo termine, incluso il ricorso al mercato dei capitali o altre operazioni finanziarie.

Il 'Term Loan', che comprende la maggior parte del prestito, e la linea di credito revolving hanno ciascuno durata di cinque anni. Le obbligazioni derivanti dalla linea di credito sindacata gravano su Ferrari e sulle controllate che la utilizzino, mentre non sono previsti impegni a carico del resto del gruppo Fca.

Il Cavallino, che è sbarcato a Wall Street nel mese di ottobre, ha presentato la domanda per la quotazione anche al mercato telematico azionario di Borsa Italiana. Sul mercato americano è andato il 10% di Ferrari e Fiat Chrysler detiene ora l'80% della casa di Maranello (il restante 10% è di Piero Ferrari). All'inizio del 2016 la società sarà scorporata da Fca e l'80% delle azioni verrà assegnato pro quota ai soci del Lingotto. La Rossa passerà così sotto il controllo di Exor, la holding della famiglia Agnelli, che avrà il 24% del capitale ma grazie al meccanismo del voto multiplo previsto dalla normativa olandese, il peso sarà maggiore. E' questo un nuovo passo anche verso la ridefinizione del volto della finanziaria del gruppo con il controllo diretto della Ferrari e il ruolo centrale acquisito dal settore della riassicurazione con l'operazione PartnerRe.

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