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TORINO. Mafia: Big Bang, boss Crea tornano in Corte d'Appello

TORINO. Mafia: Big Bang, boss Crea tornano in Corte d'Appello
La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello di Torino che, lo scorso 17 luglio, ridusse le condanne inflitte ai fratelli Aldo e Adolfo Crea, considerati i boss della 'ndrangheta nel capoluogo piemontese, nell'ambito del processo 'Big Bang'. La condanna era stata ridotta perché, secondo la Corte d'Appello, il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso era stato compiuto in continuazione con quello contestato nel processo 'Minotauro', dal nome della maxi operazione del 2011 contro la 'ndrangheta. Secondo Paolo Toso, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Torino, si trattava invece di due reati distinti poiché i gruppi criminali capeggiati dai fratelli Crea erano diversi. La Cassazione ha riconosciuto questa impostazione. I fratelli Crea devono quindi affrontare un nuovo processo per rideterminare la pena e ad occuparsene sarà una sezione diversa della corte d'appello. In appello Adolfo Crea, assistito dall'avvocato Giuseppe Del Sorbo, era stato condannato a 16 anni, 5 mesi e 20 giorni; suo fratello Aldo Cosimo, difeso da Mauro Ronco, a 19 anni.
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