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Garante dei detenuti di Ivrea paragona Draghi a Battisti. E' bufera

Garante dei detenuti di Ivrea paragona Draghi a Battisti. E' bufera

Paola Perinetto

Non è in discussione il suo lavoro come Garante dei detenuti presso il carcere di Ivrea. Tutt'altro. Quello lo ha svolto (dal 2018), e che peraltro sta ancora svolgendo, è stato un lavoro portato avanti con passione e rispetto. Il dito è puntato sulla sua posizione contro il green pass e, soprattutto, su alcuni post pubblicati su Facebook riguardanti i fatti di Trieste (definita la Tiennanmen italiana), la protesta dei portuali e l'operato del Governo.
Draghi Battisti, il post di Perinetto Draghi Battisti, il post di Perinetto
In uno, con tanto di fotomontaggio, si è scagliata anche contro il Presidente del consiglio Mario Draghi, paragonandolo a Cesare Battisti, leader del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, condannato all'ergastolo per 4 omicidi, latitante fino al 2019 e poi arrestato in Bolivia e portato in Italia dove è detenuto nel carcere di Rossano.Tra "Nella foto possiamo osservare un caso di estrema somiglianza - scrive - uno è un criminale senza scrupoli. L'altro è Cesare Battisti". Questo post non poteva sollevare un mare di polemiche e tra le tante è subito arrivata quella del garante nazionale dei detenuti Mauro Palma che in una nota ha chiesto  al sindaco  Stefano Sertoli e al consiglio comunale di Ivrea di valutare la rimozione di Paola Perinetto dall'incarico ricoperto. "Il parallelo da lei proposto e le valutazioni espresse nel post sono inqualificabili - scrive Palma - E' necessario che si stabiliscano delle linee omogenee affinché i garanti localmente designati rispondano a criteri di indipendenza e professionalità".  Allineato e coperto il sindaco di Ivrea ha già annunciato che lo farà, forse proprio nel consiglio comunale convocato per lunedì 25 ottobre che, ironia della sorte, vantava tra i punti in discussione l'aumento dell'indennità al garante con una modifica del regolamento, proprio come aveva richiesto Paola Perinetto, qualche mese fa, durante un collegamento per la presentazione del lavoro svolto. Tornando a Trieste. “Dicono che i manifestanti tiravano oggetti contro la polizia. Nessuno ha tirato niente, io ero lì”, commenta Perinetto in un video. E l’11 ottobre Perinetto lanciava l’appello: “Riusciamo a farci sentire bloccando l’Italia? Vale la pena fare qualche sacrificio”. Tra le prime reazioni quella del consigliere comunale del Pd Gabriella Colosso. "Come ex candidata a garante questa cosa mi ha sconvolto - ci dice -  Per i termini utilizzati. Chi copre certi ruoli non può esentarsi dal fare quello che lo Stato chiede. Nella nostra costituzione la salute non è tutelata come diritto del singolo ma nel suo insieme. Ancora di più se come garante devi relazionarti con altri. Considerando che c'è un obbligo ai tamponi e al green pass ormai da mesi, immagino che Perinetto non entri in carcere da un bel po'. Tutto questo mi sembra scandaloso...".    
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