VALPERGA. Operaria perde un dito, alla sbarra imprenditore azienda Ocap

Operaia si trancia un dito mentre sta eseguendo un lavoro di precisione in fabbrica. Per l'incidente, risalenete al 10 febbraio 2009, di cui era rimasta vittima P.G., 48 anni, di Salassa, si trova imputato l'imprenditore Fulvio Cena (difeso dall'avvocato Giulio Vinciguerra del foro di Torino), titolare della ditta Ocap con sede a Valperga.

La settimana scorsa, di fronte al giudice Ombretta Vanini del Tribunale di Ivrea, il fatto è stato ricostruito attraverso la testimonianza della persona offesa, che ha già percepito dall'assicurazione un risarcimento di 7mila euro e non ha voluto costituirsi parte civile. Tuttora la donna è specializzata come tornitrice alla Ocap, dove lavora dal dicembre 2002.

"Ho messo un pezzo di metallo tra due griffe - ha raccontato la donna, interrogata dal Pm Michela Begognè -. L'azienda costruisce sospensioni per auto. Bisognava inserire con le mani, questi pezzi grezzi che hanno un foro centrale, perchè stessero fermi, e schiacciare col piede la pedalina per far scendere la macchina, in modo da incastrare permettamente i pezzi. Avevo l'indice molto vicino al foto centrale. La macchina scende lentamente eppure non me ne sono accorta e mi sono schiacciata il dito. Ho capito cos'era successo solo quando ho sentito il rumore".

Secondo l'accusa l'imprenditore avrebbe trascurato le dovute misure di sicurezza sul luogo del lavoro. Innanzitutto la dipendente portava dei guanti ma molto grossi rispetto alle sue piccole mani, non c'erano altre protezioni. Inoltre le macchine erano state sostituite solo dopo l'incidente, collocando dei dispositivi moderni ed automatici. Al rientro della persona offesa dall'infortunio, la pedaliera era ormai sostituita da una pulsantiera e non occorreva più tenere il pezzo sul foro con le mani. Il processo è stato rinviato per sentire i testimoni.