SAN MARTINO. Foghino resta fuori. Ora Rizzato deve nominata la Giunta

Un uomo deve anche sapere quando è il momento di "lasciare andare" e cedere il passo. Domenico Foghino non lo ha fatto. Dopo due mandati con il tricolore al petto, è stato esautorato dai propri elettori. Con sole 8 preferenze, infatti, Foghino è risultato il meno votato dell'intera lista vincitrice di queste elezioni. Addirittura quasi tutti i candidati della lista, sconfitta, di Piero Massoglia, hanno preso più voti di lui. Una triste uscita di scena, ed è questo il dato che più colpisce delle votazioni. Che cosa non ha funzionato? Difficile dirlo. Forse, semplicemente, non è piaciuto a questi sanmartinesi "ingrati" l'accanimento nel voler a tutti i costi occupare un posto e un modo di fare molto personalistico.

Fatto è che Silvana Rizzato, già Vicesindaco uscente, ha vinto la "partita", con 314 voti contro i 253 di Massoglia. Restano fuori, oltre a Foghino, anche Alessio Fuoco della frazione Gatto e Giuseppe Faraone. Ora si pone il quesito dei posti in Giunta e Rizzato ha già annunciato di voler assegnare diverse deleghe. Probabile la conferma, come Assessori, di Renzo Pricco e Tamara Manassero anche se, agli occhi di un certo elettorato, sarebbe auspicabile la nomina di Alessandro Giacolino, non foss'altro per i proclami di "attenzione ai giovani" e per la scorpacciata di preferenze raccolte da quest'ultimo, 39! Ed è proprio a Silva che si sono registrati i numeri più lusinghieri, tanto da portare ben quattro candidati della frazione in Consiglio Comunale. Oltre a Giacolino, infatti, Davide Trossello ha raccolto 49 preferenze, record assoluto. Entra così all'opposizione insieme a Massoglia e a Renzo Pastore Giacolin.