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03 Maggio 2014 - 09:33
Andrea Zanusso
Andrea Zanusso, alla sua "seconda volta" stravince le elezioni comunali. Con la lista chiamata "Gruppo Civico", per sottolineare l'adesione massiccia raccolta tra gli abitanti (circa cinquanta erano i firmatari della costituzione solo a fine anno), ha stracciato di brutto Lodovico Bardesono, medico del paese e a capo di una lista di continuità con il Sindaco uscente Massimo Arri, chiamata "Amministrare San Giusto". 1051 voti contro i 509. Più del doppio. Così hanno sentenziato le urne, tra il disappunto degli sconfitti, a partire dallo stesso Arri che, attraverso il social network facebook ha rivolto un commento di vicinanza a Bardesono e sprezzante nei confronti dell'avversario "Chi prevale nei voti – commenta, riassumendo, Arri - non è affatto detto sia il migliore. In democrazia chi vince acquisisce il diritto a governare, non la certificazione di essere il migliore. Se chi vince fosse sempre il migliore, le città, gli stati, tutto il mondo retto da sistemi democratici sarebbero sempre governati in modo perfetto".
Di certo c'è che se Zanusso è riuscito a catalizzare così tanti voti non è "soltanto" per le azzeccate scelte nella formazione e nella presentazione della lista. La sua vittoria si deve anche ad un'emoraggia che si è verificata gradualmente all'interno e intorno alla maggioranza, in termini di consiglieri e di consenso, comprendendo il malcontento di alcune associazioni.
Quali pensi siano i motivi della vittoria? "Più di mille persone ci hanno votato – constata il nuovo Sindaco -. E' una dimostrazione positiva. Soprattutto la gran quantità di preferenze andate ai candidati dimostra che la nostra forza era il gruppo. Sono persone che hanno una forte presenza sul territorio". Il più votato è Marco Baudino (130 preferenze), segue Lina Cacciapuoti (100). Mentre restano fuori dal Consiglio Marco Iavelli, Mario Binando e Michele Gallicchio. Per la minoranza entrano, oltre a Bardesono, Rodolfo Cefaloni (68) e Giuseppe Peila (33).
Che rapporti vorresti ci fossero con l'altra lista? "Non sono astioso e non lo sono mai stato – commenta Zanusso -. Mi auguro ci siano rapporti di correttezza, che ci sia un'opposizione propositiva, non la formula del 'volemose bene' a tutti i costi: che ognuno svolga il proprio ruolo in modo puntuale e preciso, come ho fatto io quando sono stato in opposizione in questi cinque anni".
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