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GASSINO TORINESE. Expo 2015: arrestato Primo Greganti, ex segretario Pci

GASSINO TORINESE. Expo 2015: arrestato Primo Greganti, ex segretario Pci

Primo Greganti

L'inchiesta, che vedrebbe al centro una serie di fatti su presunte turbative d'asta e corruzioni relative ad Expo 2015 e al processo 'Città della salute', è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardi di Finanza di Milano. L'inchiesta si è conclusa con 6 ordinanza di custodia cautelare in carcere ed una agli arresti domiciliari emesse dal gip Fabio Antezza.

In carcere è finito Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015. Ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l'ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite originario di Gassino Torinese, per l'intermediario Sergio Catozzo e per l'imprenditore Enrico Maltauro. E' stato raggiunto, invece, da un'ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell'ambito di un'altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all'Expo.

Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione per delinquere alla turbativa d'asta e corruzione.

Secondo gli inquirenti Primo Greganti ''copriva e proteggeva le cooperative''. Lo hanno spiegato i pm, sottolineando anche che la ''saldatura'' tra Greganti e Gianstefano Frigerio, ex parlamentare Dc, ''proteggeva le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici''.

Nelle carte dell'inchiesta compaiono, a quanto si è appreso, i nomi di Silvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che però non risultano indagati.

L'Ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, non è coinvolto in alcun modo nell'inchiesta che stamani ha portato a una serie di arresti. Lo ha sottolineato il pm di Milano Claudio Gittardi, il quale ha chiarito inoltre che non sono stati sequestrati ''atti dei procedimenti amministrativi in corso e quindi Expo può tranquillamente procedere ed operare''.

''Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire ad Expo di ripartire al più presto, con un lavoro di indagine che è stato accelerato negli ultimi mesi'', ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.

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