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14 Febbraio 2014 - 09:27
La minoranza abbandona l’aula e fa mancare il numero legale. Così il Consiglio comunale è saltato. E’ successo venerdì 31 gennaio (in una seduta convocata, insolitamente e per la prima volta in orario serale). Per una banalità, in apparenza: all’ordine del giorno c’era, infatti, una “doppia” proposta di deliberazione contro il gioco d’azzardo, un argomento che, di primo acchito, trovava d’accordo entrambi gli schieramenti promotori entrambi di un proprio documento.
Ma ciò che ha fatto ribollire il sangue al capogruppo della minoranza Nicolangelo Murante è stata la scelta del sindaco Paolo Giordano di sottoporre all’attenzione dei presenti il cosiddetto “Manifesto dei Sindaci”, che sta girando in molti Comuni italiani, facendolo presentare al Vice Pieralberto Dallapietra. “Prendiamo atto che Murante aveva presentato una proposta analoga – ha esordito Giordano –. Non potevamo però inserirla all’ordine del giorno in quanto manca il requisito richiesto: la firma di un quinto dei consiglieri. Però la alleghiamo per due motivi. Per cortesia e perché stiamo lavorando su questo tema da tempo parlando con i gestori dei locali che hanno le macchinette e chiedendo la loro collaborazione. C’è anche un aspetto di lotta alla criminalità organizzata che non è da sottovalutare”.
Fatta questa premessa Giordano si è accinto a cedere la parola al collega. La minoranza, risentita, avrebbe potuto chiedere subito il rinvio del punto per ripresentare il documento corredato, a voler essere rigorosi, dalle tre firme richieste anziché dalla sola firma di Murante che, stante le sue dichiarazioni, “valeva per tutto il gruppo” e quindi per tre (insieme a lui i consiglieri Nida e Marchetto). Invece ha temporeggiato qualche secondo, aspettandosi da Giordano anche la galanteria di farli “passare per primi” e poter presentare ugualmente il tema. “Eh su” – è intervenuto persino Paolo Sciarappa, consigliere uscito da tempo dalla maggioranza per fare gruppo a sé – Ci ha pure lavorato, fagliela leggere…”. Un intervento che ha fatto sorridere Giordano stante l’ovvietà di un Manifesto ufficiale. A quel punto Murante s’è alzato, lasciando tutti di stucco. Uno ad uno lo hanno poi seguito Nida e Marchetto e lo stesso Sciarappa. Per il momento, insomma, Samone non prende posizione contro il gioco d’azzardo.
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