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SETTIMO. Bus Catalogna: tre anni fa la tragedia, lettera al governo

Il governo italiano si attivi, attraverso le sue relazioni diplomatiche, per sbloccare la vicenda giudiziaria sull'incidente stradale che, il 20 marzo 2016, a Tarragona, costò la vita a 13 studentesse Erasmus poco più che ventenni, tra cui sette italiane, al ritorno di una gita da Barcellona a Valencia. È questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che gli avvocati delle famiglie delle vittime hanno indirizzato all'esecutivo nazionale a tre dalla tragedia. In Spagna, il caso è stato archiviato due volte senza individuare colpevoli e a giugno 2018 è stata aperta una nuova inchiesta, al momento senza sviluppi. "I tempi della giustizia spagnola sono al di fuori di ogni regola e morale - si sfoga Alessandro Saracino, papà di Serena, studentessa torinese che morì nell'incidente - Abbiamo provato a sollecitare il governo, ma senza risposte. Il 3 aprile saremo a Roma per incontrare Maria Elena Boschi che ha presentato in Parlamento un'interpellanza sul tema". Interrogato il 3 febbraio 2017, l'autista si era limitato a sostenere di aver perso il controllo del mezzo, negando di essersi addormentato come aveva detto, in un primo momento, ai soccorritori.
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