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16 Ottobre 2017 - 11:31
Cinquant’anni e non sentirli.
L’associazione Pro Loco ha festeggiato mezzo secoo di vita nel corso della Patronale svoltasi tra il 7 e i 12 settembre scorso. A sugellare l’evento, per l’occasione, è stata anche organizzata una mostra allestita all’interno della sala consiliare e allestita da Graziella Claretto presidente dell’associazione culturale Farfalibro e dal marito Renato Motta Frè: una mostra dove erano esposte fotografie storiche, manifesti, vecchi abiti e documenti.
Il presidente Sandro Olivas ha il mandato in scadenza. Cinquantun’anni, da 37 socio dell’associazione, nel 2015 venne eletto dai soci (una cinquantina) per succedere a Candido Boerio. “Il mio mandato scadrà nella primavera 2018 – dice – e non ho ancora deciso se ricandidarmi per il prossimi triennio. Una delle condizioni principali sarà quella della squadra. Se il gruppo dovesse rimanere coeso non avrei alcun problema a ricoprire la carica per il prossimi triennio”.
Sandro Olivas approfitta anche per tracciare un bilancio di questi suoi tre anni da numero uno: “Un’avventura faticosa ma piacevole. Il bilancio direi che è più che positivo. La Patronale è stata molto partecipata. Ma il nostro compito non si ferma alla Patronale. Organizziamo anche il Carnevale, evento che nel corso degli anni si è trasformato da Storico ad una manifestazione dedicata più ai bambini. Un cambiamento necessario e non certo voluto. Non riuscivamo più a reperire personaggi che potessero indossare i panni dei Conti di Orio. Abbiamo mantenuto il Gruppo Storico con i personaggi delle passate edizioni. Il terzo evento sotto la nostra regia è la festa dei bimbi durante le feste di Natale”.
Ma fare il presidente della Pro Loco non porta solo gioie ma anche tutta una serie di problematiche da risolvere. “La difficioltà maggiore – confessa Olivas - è sempre l’aspetto economico.
Soldi ce ne sono sempre meno e nel corso degli anni sono diminuiti anche i contributi da parte degli Enti. Per fortuna esiste l’Unpli a cui noi siamo iscritti. Ma a volte non basta. Senza dimenticare che una difficoltà è anche quella di catturare l’attenzione dei cittadini”.
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