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19 Gennaio 2017 - 15:14
È stato condannato a 4 anni e 2 mesi Francesco D'Onofrio, ex militante di Prima Linea originario di Vibo Valentia e residente a Nichelino, accusato di possedere un arsenale di armi e kalashnikov, mai ritrovato dagli inquirenti. L'uomo, già implicato nel processo Minotauro sulle infiltrazioni delle cosche calabresi in Piemonte e in attesa giudizio di corte d'appello, è stato incastrato da alcune intercettazioni e dalle rivelazioni di due pentiti.
Il suo nome era già comparso in un'operazione della Dda di Milano, pm Ilda Boccassini, del novembre 2007: alcuni degli uomini implicati in quel procedimento penale parlavano di armi che sarebbero state nella disponibilità di D'Onofrio. Tutti questi elementi sono stati ricondotti in un'unica contestazione dal pm Roberto Sparagna e i giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Torino, questa mattina, hanno creduto all'impianto accusatorio. Le armi in questione non sono mai state trovate.
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