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IVREA. Violenta la bimba, figlia di amici. Condannato

IVREA. Violenta la bimba, figlia di amici. Condannato

abuso sessuale

 

E' stato condannato a sette anni e mezzo di reclusione un uomo, residente nell'eporediese, ch'era accusato di aver abusato di una bimba, figlia di alcuni amici. La sentenza è stata pronunciata martedì scorso dal collegio presieduto dal giudice Carlomaria Garbellotto. L'uomo, di 56 anni, difeso dall'avvocato Ferdinando Ferrero, era accusato di violenza sessuale. I fatti si riferivano ad un lungo periodo, andato dal 2004 al 2007. La vittima, però, aveva trovato il coraggio di sporgere denuncia soltanto nel 2012 raccontando, davanti ai giudici, in una delicata udienza a porte chiuse, che era stato un episodio analogo, capitatole all'età di 16 anni, a risvegliare in lei i brutti ricordi dell'infanzia, di quelle gite in barca lungo il lago di Viverone, insieme a quell'uomo molto più grande di lui,un amico di famiglia, una persona fidata. Allora aveva solo otto anni, non capiva che cosa stesse succedendo, perché le venissero riservate attenzioni tanto intime. La giovane, che oggi di anni ne ha 18, e si è costituita parte civile con l'avvocato Silvia Rossetti, ha ripercorso con molta sofferenza quei drammatici momenti. Più volte i suoi genitori l'avevano lasciata nelle mani di Gianni (nome di fantasia), quando non potevano guardarla o magari perché volevano trascorrere qualche pomeriggio da soli. Lo consideravano una spalla a cui appoggiarsi, sempre disponibile. Accadeva, soprattutto, durante l'estate, quand'era consuetudine recarsi al lago. Ed è proprio durante quegli incontri che si sarebbero consumate le violenze, continuate poi per un lungo periodo. Nonostante la brillante difesa dall'avvocato Ferrero, il collegio ha accolto quasi in toto la richiesta di condanna formulata dal Pm Alessandro Gallo, che arrivava addirittura a nove anni di reclusione.

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