Mazzette in cambio della segnalazione alle imprese funebri dell'arrivo nelle camere mortuarie di pazienti appena deceduti in ospedale o per consigliare ai parenti aziende 'amiche'. E' il sistema di corruzione smascherato negli ospedali di Ivrea e Cuorgnè (Torino) dalla Guardia di Finanza. Quattordici gli indagati, di cui 2 agli arresti domiciliari. Fra gli impresari delle pompe funebri e gli operatori sanitari, in servizio negli obitori, si era formato un vero e proprio sodalizio criminale per pilotare l'assegnazione dei servizi di onoranze funebri dietro compensi in denaro. Secondo l'accusa gli operatori sanitari allertavano gli impresari 'del giro' del trasporto delle salme dai reparti agli obitori, oppure avvicinavano i parenti raccomandando certe imprese. In alcuni episodi, inoltre, secondo quanto hanno accertato le Fiamme Gialle, la vestizione delle salme veniva curata con maggiore attenzione se accompagnata da somme in denaro elargite dall'impresa incaricata del servizio funebre. Un sistema di corruzione e malcostume che ha già avuto precedenti in svariate regioni italiane. Questa volta il caso ha toccato gli ospedali civili di Ivrea e Cuorgnè ed ha coinvolto 9 titolari di imprese di onoranze funebri e 3 operatori sanitari, dipendenti pubblici. Le indagini, svolte dalla compagnia di Ivrea della Guardia di Finanza e dirette dal procuratore di Ivrea Raffaele Ferrando hanno impegnato oltre 40 fiamme gialle nelle province di Torino e Biella. Un impresario e un operatore sanitario sono agli arresti domiciliari, per 10 degli altri 12 indagati è stato disposto l'obbligo di dimora. Le indagini sulle 'mazzette' negli obitori sono scattate mesi fa: i finanzieri sono riusciti a scoprire, facendo ricorso anche a "sofisticate attività tecniche" l'articolato sistema di corruzione che ha coinvolto alcuni dipendenti del personale addetto agli obitori nel territorio di Ivrea e nei Comuni limitrofi. Seppure le norme regolamentari lo vietino, i dipendenti ospedalieri segnalavano alle imprese funebri compiacenti l'arrivo del 'caro estinto' in obitorio per garantirsi. Oppure indicavano alle famiglie nomi e recapiti delle imprese che avrebbero garantito un buon servizio con minor esborso.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.