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07 Dicembre 2025 - 16:17
Arrestato in Spagna l’anarchico Gabriel Pombo Da Silva: mandato europeo eseguito per la condanna legata a “Scripta Manent” e alla rete FAI/FRI
L’anarco-insurrezionalista spagnolo Gabriel Pombo Da Silva è stato arrestato in Spagna in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Torino. Deve scontare una condanna a due anni per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo, inflitta nell’ambito dell’operazione “Scripta Manent”, condotta dalla Digos di Torino e considerata una delle inchieste più incisive degli ultimi anni sulla struttura e sui collegamenti internazionali della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI/FRI).
L’arresto, avvenuto nelle scorse ore, è stato eseguito dagli uomini del Comisarìa General de Informaciòn della Policía Nacional del Regno di Spagna, in coordinamento con la Polizia di Stato italiana, in particolare con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e la Digos di Torino. Una nota ufficiale diffusa dalla Polizia spiega che l’operazione è scattata proprio sulla base del mandato europeo legato alla condanna definitiva.
Il legame tra Pombo Da Silva e l’associazione eversiva FAI/FRI era già emerso nelle carte dell’inchiesta torinese, che individuava tra i promotori e organizzatori della struttura terroristica anche Alfredo Cospito, oggi detenuto al 41 bis e condannato a vent’anni di reclusione. Il ruolo di Pombo Da Silva, secondo gli investigatori, sarebbe stato centrale nella diffusione di materiali ideologici funzionali alla propaganda insurrezionalista.

Alfredo Cospito
Nella nota, la Polizia sottolinea che durante le indagini è emersa l’attività dell’arrestato «a diffondere per finalità apologetica e istigatoria del terrorismo di matrice anarchica “il pensiero e le strategie dei gruppi lottarmatisti internazionali”, a mezzo di scritti pubblicati sulla piattaforma telematica culmine.noblogs.org, che garantiva un'apposita sezione dedicata alla cosiddetta “informalità”, strumentale a promuovere l'adesione al “progetto rivoluzionario” e a garantire la comunicazione e il collegamento fra le cellule dell'associazione eversiva».
Un dato che conferma il peso attribuito dagli inquirenti alla dimensione digitale del movimento anarchico insurrezionalista, capace di utilizzare piattaforme telematiche per connettere cellule sparse in diversi Paesi e per alimentare un flusso costante di testi ideologici e materiali di propaganda.
Non è la prima volta che Pombo Da Silva finisce al centro di un’operazione internazionale: nel 2019 era già stato arrestato in Portogallo nell’ambito di un intervento congiunto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della Digos di Brescia, della Polizia Civile portoghese e del Cuerpo Nacional de Policía spagnolo. Anche in quel caso l’indagine puntava a disarticolare i collegamenti europei del movimento anarchico radicale.
L’arresto di oggi segna un nuovo capitolo nella lunga scia investigativa che parte da Torino e si estende oltre confine, dove la rete che ruota intorno alla FAI/FRI continua a essere monitorata come una delle più rilevanti nel panorama eversivo anarchico contemporaneo.
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