Il dolore di una comunità per la scomparsa di Salvatore Sorrentino, 26 anni: l’ultimo saluto nella parrocchia di Busano

Una notizia che ha scosso Busano, Rivarolo e tutto il Canavese: la morte improvvisa di Salvatore Sorrentino, appena 26 anni, ha lasciato attoniti familiari, amici e conoscenti, colpiti da un lutto difficile da accettare per la giovane età del ragazzo e per l’assenza di qualsiasi preavviso. L’annuncio è stato diffuso nei giorni scorsi dalla famiglia, che ha voluto condividere con la comunità il dolore per una perdita tanto brusca quanto profonda.

A piangerlo sono la mamma Daniela, il papà Domenico, la nonna Giuseppa, oltre a zii, cugini e a una fitta rete di amici che Salvatore aveva costruito nel tempo. La fotografia diffusa nel manifesto funebre restituisce il suo sorriso aperto, divenuto in queste ore l’immagine simbolo di un giovane che molti ricordano per la sua spontaneità e per la capacità di creare legami autentici.

I funerali si terranno oggi, giovedì 4 dicembre, alle 15, nella Chiesa Parrocchiale di Busano, dove si attende una grande partecipazione. Al termine della funzione, il corteo si muoverà verso il Tempio Crematorio di Mappano. Il Santo Rosario verrà invece recitato mercoledì 3 dicembre, alle 20.30, sempre nella parrocchia di Busano, momento che darà modo alla comunità di stringersi attorno ai familiari.

È possibile rendere omaggio a Salvatore presso la Camera Mortuaria dell’Ospedale di Ivrea, con orari di accesso fissati per mercoledì dalle 13.30 alle 15.30 e per giovedì dalle 8.30 alle 12.30. La famiglia ha espresso una richiesta semplice ma significativa: “Non fiori ma opere di bene”, un invito a trasformare il dolore in un gesto di solidarietà.

In queste ore, nei paesi del Canavese, la notizia corre di casa in casa. Ricordi, messaggi e abbracci riempiono il vuoto lasciato da un ragazzo che molti consideravano un punto di riferimento affettuoso, scherzoso, sempre presente. Il ringraziamento finale impresso nel manifesto funebre – “Il presente è partecipazione e ringraziamento” – è lo specchio di un dolore che la famiglia vive con dignità, circondata dal sostegno di un territorio intero.

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