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Salassa saluta “Luigina della latteria”, l’anziana commerciante che per sessant’anni ha custodito lo spirito del paese

Oggi i funerali di Luigina Vacca, 85 anni: una vita dietro il bancone, tra sorrisi, storie e una comunità che ora la piange

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Salassa saluta “Luigina della latteria”, l’anziana commerciante che per sessant’anni ha custodito lo spirito del paese

Salassa si prepara a dare l’ultimo saluto a Luigina Vacca, 85 anni, conosciuta da tutti come “Luigina della latteria”. Oggi, mercoledì 3 dicembre alle 14.30, la chiesa di San Giovanni Battista accoglierà i funerali di una donna che per più di mezzo secolo ha rappresentato un punto fermo del paese, un volto familiare e una presenza quotidiana capace di intrecciare generazioni diverse sotto il segno della gentilezza.

La sua storia resta indissolubilmente legata a quel negozio che per decenni ha animato il centro di Salassa, prima come latteria e poi come supermercato Crai. Dietro il bancone, Luigina era molto più di una commerciante: era un tassello essenziale del tessuto sociale, una donna che accoglieva i clienti con quella combinazione di cordialità e attenzione che la rendeva riconoscibile anche a distanza di anni. Insieme al marito Giovanni Bianchetta, scomparso nel 2022, aveva trasformato la bottega in un luogo dove la gente andava non solo per fare acquisti, ma per scambiare due parole, sentirsi parte di una comunità che trovava in lei un riferimento stabile.

Il loro lavoro, iniziato nel lontano 1962, si era costruito sulla semplicità dei gesti e sulla capacità di coltivare rapporti umani profondi. Le caramelle offerte ai bambini, le pagnotte di pane consegnate con un sorriso, le parole affettuose dette senza fretta: sono dettagli che oggi tornano nelle memorie dei residenti e che spiegano perché Luigina non fosse soltanto un volto dietro il registratore di cassa, ma un tratto identitario del paese.

Non mancano, in queste ore, le testimonianze della comunità. Il sindaco Roberto Bianchetta ha ricordato pubblicamente la sua figura, sottolineando come quella gestione familiare fosse diventata, nel tempo, “una grande famiglia allargata”, capace di dare qualcosa in più rispetto a un semplice servizio commerciale. Molti cittadini, con partecipazione sincera, hanno descritto la latteria come un luogo dove sentirsi accolti, uno spazio che Luigina aveva reso speciale grazie a un carattere aperto e a un sorriso che sembrava non mancare mai.

La sua scomparsa lascia un vuoto che non riguarda soltanto il ricordo di un’attività storica, ma tocca la dimensione affettiva di chi l’ha conosciuta. Le figlie Luciana e Marina, i nipoti e i famigliari la accompagneranno oggi nel suo ultimo viaggio, seguiti da una comunità che vede spegnersi una delle sue luci più autentiche. Dopo la funzione religiosa, il corteo si muoverà verso il cimitero del paese per la sepoltura.

A Salassa, per molti, Luigina non era solo “quella della latteria”, ma la donna che, con gesti semplici e quotidiani, riusciva a rendere più lieve la giornata. Una presenza capace di illuminare, senza clamore, la vita di chi la incontrava.

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