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Cronaca

Pitone reale all'area giochi di Rivoli: salvato in extremis dalla polizia locale e dai veterinari del Canc. C'erano anche due cavie

Polizia locale e Canc salvano pitone e due cavie in ipotermia in via Camandona; vagliate le telecamere comunali

Pitone reale all'area giochi

Pitone reale all'area giochi: salvato in extremis dalla polizia locale di Rivoli e dai veterinari del Canc. C'erano anche due cavie

Il pomeriggio di mercoledì 3 dicembre 2025 a Rivoli si è trasformato in una scena che nessuno avrebbe immaginato in un’area frequentata da famiglie e bambini. Un pitone reale e due cavie sono stati trovati abbandonati in via Camandona, a pochi metri dall’area giochi, in condizioni critiche e incapaci di muoversi a causa della ipotermia. Un gesto tanto inspiegabile quanto pericoloso, che ha richiesto un intervento tempestivo della polizia locale e dei veterinari del Centro Animali Non Convenzionali (Canc) di Grugliasco.

A notare gli animali è stata una donna che stava attraversando la zona nel tardo pomeriggio. L’immagine che si è trovata davanti — un serpente arrotolato e immobile, due piccole cavie tremanti nel freddo umido della giornata — l’ha spinta a chiamare immediatamente i soccorsi. Gli agenti sono arrivati in pochi minuti, mettendo in sicurezza l’area e recuperando gli animali con l’assistenza degli esperti del Canc, abituati a gestire specie non domestiche e spesso vittime di abbandoni poco visibili ma sempre più frequenti.

Il quadro clinico era evidente già nel momento del ritrovamento: temperature corporee molto basse, reattività limitata e uno stato generale compatibile con una lunga esposizione all’aperto. Gli specialisti spiegano che un pitone reale, abituato a climi tropicali, non sopravvive a lungo all’esterno durante giornate rigide come quelle di inizio dicembre. Anche le cavie, animali domestici fragili e sensibili alla temperatura, rischiano rapidamente un collasso se lasciate senza riparo. Ora tutti e tre sono ricoverati presso il centro veterinario, dove ricevono cure specifiche per stabilizzare i parametri vitali.

La polizia locale ha immediatamente avviato gli accertamenti per risalire all’autore dell’abbandono. Sono già al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza comunale installate nei giardini, che potrebbero aver ripreso movimenti sospetti nelle ore precedenti al ritrovamento. Gli investigatori ipotizzano che gli animali siano stati lasciati sul posto non molto tempo prima dell’allarme, vista la condizione ancora recuperabile del serpente e delle cavie. Le riprese potrebbero quindi fornire un identikit o almeno un riferimento utile per la ricostruzione del fatto.

Il responsabile rischia una denuncia per abbandono di animali, un reato che il codice penale considera particolarmente grave e che può comportare sanzioni severe. Gli abbandoni di animali esotici, spiegano gli esperti, sono in aumento: troppi acquistano serpenti, iguane o piccoli roditori senza essere realmente consapevoli delle esigenze e delle responsabilità che comportano. Quando le condizioni cambiano, o quando la gestione si rivela più complessa del previsto, alcuni scelgono la via più crudele: liberarsene come oggetti usa e getta.

L’episodio di Rivoli, accaduto a pochi passi da una zona frequentata quotidianamente da famiglie, riporta inoltre il tema della sicurezza negli spazi pubblici. Un pitone reale, seppur non velenoso, resta un animale non idoneo a circolare in ambienti cittadini senza controllo. L’area giochi era a meno di cinquanta metri dal punto del ritrovamento, dettaglio che rende l’abbandono ancora più allarmante.

Nelle prossime ore gli agenti continueranno a esaminare le registrazioni e a raccogliere eventuali testimonianze. La speranza è di individuare rapidamente l’autore e chiarire come e quando gli animali siano stati trasportati e lasciati in via Camandona.

Intanto, al Canc, le cure proseguono. Il pitone ha risposto ai primi trattamenti di riscaldamento e reidratazione, mentre le cavie mostrano segni di ripresa. L’obiettivo è riportarli in una condizione stabile per poi valutare l’affidamento o il trasferimento in una struttura idonea.

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