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Cronaca
04 Dicembre 2025 - 10:59
Valperga piange Alex Bellin, 27 anni: il giovane ristoratore morto nello schianto verso Argentera
A Valperga si respira un silenzio che pesa più delle parole. Un silenzio fatto di abbracci trattenuti, di sguardi bassi, di passi lenti davanti alla parrocchia. La comunità si prepara a dare l’ultimo saluto a Alex Bellin, 27 anni, il ragazzo che aveva trasformato la sua passione in un mestiere e la sua ambizione in un progetto concreto: un ristorante tutto suo, aperto da pochi mesi a Favria. La sua morte improvvisa, insieme a quella dell’amico Salvatore Sorrentino, ha lasciato un vuoto che attraversa famiglie, amici, colleghi e tutti coloro che conoscevano il suo entusiasmo silenzioso, la sua dedizione, la sua voglia di costruire.
La tragedia è avvenuta nella sera di martedì 25 novembre 2025, a Rivarolo Canavese, lungo la strada che porta alla frazione Argentera. La Ford Fusion sulla quale viaggiavano Alex, Salvatore e una ragazza è finita contro un muretto in cemento a lato della carreggiata. L’impatto è stato violentissimo, senza possibilità di scampo per i due giovani. La ragazza che era con loro è stata soccorsa e trasportata in ospedale. Le cause restano da chiarire: nelle prossime settimane perizie tecniche, testimonianze e rilievi contribuiranno a definire con precisione la dinamica, ancora avvolta da interrogativi.
Alex era un pizzaiolo appassionato, uno di quelli che conoscono la fatica del mestiere ma anche la soddisfazione di vedere un locale crescere giorno dopo giorno. Aveva deciso di investire tutto in un ristorante a Favria, una scelta che racconta da sola il coraggio e la fiducia nel futuro. Accanto a lui una famiglia unita: la mamma Nadia, il papà Luca, il fratello Andrea e la nonna Luciana, oggi immersi in un dolore che la comunità prova a condividere, pur consapevole che nulla potrà riempire quel vuoto.
Il Santo Rosario sarà recitato giovedì 4 dicembre, alle 18.45, nella chiesa parrocchiale di Valperga. Nello stesso luogo, venerdì 5 dicembre alle 15, si terranno i funerali. Sarà un momento di raccoglimento collettivo, un rito che per la comunità rappresenta il modo più naturale e antico per stringersi ai familiari, affermare una vicinanza concreta e dare forma a un lutto che non appartiene solo ai parenti ma a un intero paese.
Tuttavia, accanto al cordoglio restano le domande. Cosa è successo esattamente su quella strada? C’è stata una distrazione, un guasto, un ostacolo imprevisto? Le indagini proveranno a rispondere, cercando di ricostruire ogni dettaglio per dare chiarezza a una tragedia che ha spezzato due vite nel giro di pochi secondi. È una ferita profonda, che richiama tutti a una riflessione necessaria: ogni tratto di strada può trasformarsi in un pericolo, ogni scelta al volante deve essere fatta con attenzione, ogni regola rispettata non per obbligo ma per responsabilità verso sé stessi e verso gli altri.
Nel nome di Alex e di Salvatore, questa memoria rischia di essere dolorosa, ma diventa fondamentale. È il tentativo di trasformare il lutto in consapevolezza, affinché la tragedia non resti solo un titolo o un ricordo, ma un monito che accompagni chi percorre quelle stesse strade. Oggi Valperga si ferma, piange e abbraccia una famiglia colpita da un dolore troppo grande. E nel farlo, prova a dare un significato a ciò che un significato non sembra avere.
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