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Cronaca

Rubava e poi fuggiva in taxi: arrestato 24enne nel Vco

I carabinieri ricostruiscono quattro furti messi a segno tra settembre e ottobre in Val Vigezzo

Rubava e poi fuggiva in taxi

Rubava e poi fuggiva in taxi: arrestato 24enne nel Vco (foto di repertorio)

Si muoveva sempre allo stesso modo. Saliva su un taxi a Domodossola, chiedeva al conducente di accompagnarlo in Valle Vigezzo e, una volta arrivato davanti a piccoli negozi scelti con cura nelle ore notturne, accampava la solita scusa: “Devo passare un attimo a casa a prendere una cosa”. Invitava l’autista ad attendere “dieci minuti”. In quello spazio di tempo, secondo la ricostruzione dei carabinieri del Verbano-Cusio-Ossola, forzava una porta, raggiungeva il registratore di cassa e si impossessava del denaro. Poi usciva, risaliva in auto con apparente tranquillità e chiedeva di rientrare in città.

È il metodo che l’Arma attribuisce a un ventiquattrenne originario della provincia di Imperia, da qualche tempo residente in Val d’Ossola, oggi denunciato. Le indagini mostrano un copione quasi identico in tutti gli episodi contestati, almeno quattro, commessi tra settembre e ottobre nei comuni di Druogno e Santa Maria Maggiore. Colpi rapidi, mirati, consumati nella stessa fascia oraria e con una disinvoltura che ha inizialmente spiazzato commercianti e forze dell’ordine. Il bottino totale si aggira intorno ai 1.500 euro.

A inchiodare il giovane non sono stati indizi isolati, ma l’incrocio paziente di testimonianze, orari dei viaggi in taxi, percorsi abituali e modalità dei furti. È da quei dettagli che i carabinieri sono risaliti alla sua identità, ricostruendo gli spostamenti e collegando tra loro gli episodi. La denuncia è scattata al termine degli accertamenti, con il procedimento ora nella fase delle indagini preliminari. Per il 24enne vale, come sempre, la presunzione di innocenza fino a una eventuale sentenza definitiva.

Resta l’immagine di una serie di furti notturni consumati con una mobilità del tutto insospettabile, affidata proprio a mezzi regolari come il taxi per passare inosservati. Una sequenza che ha creato allarme in Valle Vigezzo e che ora trova un primo punto fermo nelle conclusioni investigative, mentre proseguono le verifiche per capire se lo stesso modus operandi possa essere collegato ad altri episodi simili nel territorio del Vco.

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