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Cronaca

Trasporti abusivi e guida in stato di ebbrezza: fermato a Torino un 43enne senza patente

L’uomo trasportava tre ragazzi a pagamento con un autocarro non autorizzato: tasso alcolemico quattro volte oltre il limite, raffica di sanzioni e denuncia

Trasporti abusivi e guida in stato di ebbrezza: fermato a Torino un 43enne senza patente

Trasporti abusivi e guida in stato di ebbrezza: fermato a Torino un 43enne senza patente (immagine di repertorio)

Nel fine settimana che segna uno dei momenti più intensi dell’anno per la movida torinese, visto l'avvicinarsi delle festività, la Polizia Locale di Torino ha intercettato un caso di violazioni multiple alla normativa sul trasporto persone e al Codice della strada, riaccendendo il tema della sicurezza notturna e dell’abusivismo che prolifera attorno ai locali più frequentati.

L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, durante un servizio in borghese del Reparto Radiomobile mirato al contrasto dei trasporti irregolari. Gli agenti hanno notato un veicolo fermo in seconda fila nei pressi di una discoteca del quartiere San Paolo, poco lontano dall’ingresso: tre ragazzi sono saliti a bordo e l’auto si è immediatamente allontanata. Il controllo è scattato dopo poche centinaia di metri.

Il quadro emerso in pochi minuti è risultato ben più grave della semplice attività abusiva. L’uomo alla guida, 43 anni, di origine romena, stava effettuando un trasporto di persone dietro corrispettivo, violando l’articolo 85, comma 4, del Codice della strada. Il veicolo, inoltre, non poteva essere impiegato per quel tipo di servizio: era infatti immatricolato come autocarro per trasporto di cose uso proprio e intestato a un’altra persona. Per la condotta sono previste una sanzione amministrativa tra 1.812 e 7.249 euro, la sospensione della patente da quattro a dodici mesi e il sequestro del mezzo finalizzato alla confisca.

Dai documenti è emerso che il conducente non era in possesso del certificato di abilitazione professionale, necessario per i trasporti a pagamento: per lui è scattata un’ulteriore sanzione da 408 euro e il fermo amministrativo del veicolo per sessanta giorni. Alla proprietaria del mezzo verrà notificata la violazione per incauto affidamento, pari a 397 euro, ai sensi dell’articolo 116.

Durante le verifiche, gli agenti hanno notato segni evidenti di alterazione da alcol. Prima il pre-test, poi la prova con l’etilometro hanno confermato i sospetti: l’uomo guidava con un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite, nella fascia più elevata, oltre 1,5 g/l. A quel punto è scattata la denuncia ai sensi dell’articolo 186, comma 2, lettera C, che prevede – in caso di condanna – ammenda da 1.500 a 6.000 euro e arresto da sei mesi a un anno.

L’esito degli accertamenti non si è fermato qui. È emerso infatti che la patente del 43enne risultava già ritirata ai fini della sospensione. Per lui è scattata anche la violazione dell’articolo 218, che comporta una sanzione – stabilita dal Prefetto – tra 2.046 e 8.186 euro, il fermo del veicolo per tre mesi e la revoca della patente di guida.

Dai controlli agli archivi telematici è infine emersa la presenza di aggravi fiscali sul veicolo: è stato quindi redatto un ulteriore verbale con sanzione da 1.994 euro, ai sensi dell’articolo 214, comma 8.

L’intero episodio mostra quanto, dietro una corsa abusiva a pagamento, possa celarsi un insieme di condotte pericolose che mettono a rischio passeggeri e utenti della strada. La Polizia Locale ribadisce che, al momento, il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’uomo vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

In un contesto cittadino dove il fenomeno dei trasporti irregolari tende a intensificarsi nella notte e nei pressi dei locali, il caso riporta al centro la necessità dei controlli e il ruolo di deterrenza delle verifiche mirate, soprattutto quando alla violazione amministrativa si somma la guida in stato di ebbrezza.

Immagine di repertorio

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