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Cronaca

Sul tetto per gioco, a un passo dalla tragedia: nuova follia al parco Peccei tra baby gang e armi giocattolo

Dopo taser, bossoli e baby gang, un altro episodio che riaccende l’allarme sicurezza. Le richieste: controlli, telecamere e responsabilità

Sul tetto per gioco

Sul tetto per gioco, a un passo dalla tragedia: nuova follia al parco Peccei tra baby gang e armi giocattolo che non sembrano più un gioco

Nel parco Peccei, cuore verde della Barriera di Milano nel tratto compreso tra piazza Ghirlandaio, via Valprato e via Fossata, ieri pomeriggio si è sfiorata l’ennesima tragedia annunciata. Intorno alle 16 due ragazzi sono stati visti arrampicarsi e raggiungere il tetto della struttura nota come “La Cattedrale”, un’architettura scenografica ma estremamente pericolosa se usata come palcoscenico per bravate a rischio estremo. Una scena che, ancora una volta, ha costretto i residenti ad allertare le forze dell’ordine e a segnalare via email la gravità della situazione.

Il pericolo è evidente: pochi metri più in là, un passo falso, un gesto mal calcolato, e quei due adolescenti sarebbero potuti precipitare da un’altezza tale da finire su tutte le pagine di cronaca nera. Chi ha assistito alla scena parla di “incoscienza totale”, di “sfida alla morte”, di un continuo ripetersi di comportamenti che non hanno nulla di goliardico e molto di autolesionista.

Ma questo episodio non nasce nel vuoto. Da tempo, raccontano i residenti, il parco è teatro di situazioni anomale e inquietanti. Non più soltanto schiamazzi o vandalismi, bensì episodi che parlano di un’escalation seria: ragazzi della stessa baby gang che da mesi terrorizza la zona, minori che girano con taser, colpi esplosi da armi probabilmente scacciacani — ma qualcuno teme anche pistole vere — e bossoli raccolti da cittadini che hanno visto tutto con i propri occhi.

Il clima, insomma, è quello di un quartiere stanco, esasperato, che si sente abbandonato e che assiste a una crescita di pericolosità dentro un’area che dovrebbe essere destinata al gioco, allo sport, al tempo libero. Un parco trasformato in territorio conquistato da adolescenti privi di controllo e di punti di riferimento.

A intervenire con una denuncia pubblica è il capogruppo di Fratelli d’Italia, che chiede provvedimenti immediati e seri. Oltre alle segnalazioni già inoltrate, invita le autorità a visionare le telecamere del parco, che avrebbero ripreso l’arrampicata dei ragazzi sul tetto della Cattedrale e potrebbero aiutare a identificarli. L’idea è semplice: evitare che il prossimo episodio diventi un titolo tragico, e non un nuovo campanello d’allarme ignorato.

Infine, un interrogativo pesante come un macigno, che si ripete ogni volta che scene come questa vengono denunciate: dove sono i genitori? Perché è difficile immaginare che un adolescente si ritrovi sul tetto di una struttura a diversi metri da terra, oppure in un parco a sparare colpi o usare un taser, senza che chi dovrebbe educarlo ne sappia nulla.

La Barriera di Milano chiede risposte, interventi, presenza. Perché tra le provocazioni e l’incoscienza dei più giovani, il confine tra la bravata e la tragedia è sempre più sottile. E ieri, al parco Peccei, lo si è visto chiaramente.

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