Aggressione shock al supermercato: cliente disabile aggredito senza motivo

La scena si è consumata in pochi secondi, di fronte alle casse affollate del supermercato Il Gigante di via Cigna, tra corso Vigevano e Barriera di Milano, a Torino. Un tardo pomeriggio qualunque, il 26 novembre 2025, si è trasformato in un episodio di violenza improvvisa e ingiustificabile. Un cliente di origine magrebina, in coda con la moglie, è stato insultato senza motivo da un ragazzo sulla ventina e poi colpito con un pugno in pieno volto. L’aggressore si è allontanato subito dopo, facendo perdere le proprie tracce tra gli scaffali e l’uscita del supermercato.

L’uomo, che soffre di una grave disabilità, è crollato a terra in stato confusionale. I sanitari del 118 Azienda Zero lo hanno stabilizzato e trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco, da cui è stato dimesso in serata. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile, che hanno raccolto le prime testimonianze e messo in sicurezza l’area. La vittima, il giorno successivo, ha formalizzato la denuncia, consentendo l’acquisizione delle immagini delle telecamere interne, fondamentali per risalire al responsabile.

Secondo quanto emerso, l’aggressione non avrebbe alcuna causa scatenante. Nessun diverbio precedente, nessuna provocazione. Solo una raffica di insulti, poi il pugno improvviso. Un gesto tanto repentino quanto violento, che ha gettato nel panico la moglie dell’uomo e gli altri clienti presenti nella corsia.

La vicenda è stata successivamente rilanciata sui social da Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 e conoscente della famiglia. In un lungo post pubblicato su Facebook, Marino ha espresso indignazione, definendo l’episodio un atto «vile e incommentabile». Ha ricordato che la vittima e la moglie «sono in Italia da circa 30 anni, rispettosi, educati e integrati nel nostro Paese». Ha poi scritto: «Auspico che questo balordo che è scappato possa presto essere identificato e perseguito severamente secondo legge, senza nessuna giustificazione per il suo becero comportamento e che possa ripagare in qualsiasi forma la vittima per quanto gli ha creato». Parole che riflettono la preoccupazione crescente per gli episodi di aggressione senza movente registrati negli ultimi mesi nel quartiere.

La ricostruzione diffusa da Marino riprende le fasi dell’accaduto, citando testualmente quanto riportato alla stessa famiglia: «Dopo aver riferito una serie di epiteti nei confronti di quest’uomo… gli si è scagliato contro sferrandogli un pugno in faccia». Una dinamica rapida e brutale, confermata dai filmati di videosorveglianza poi consegnati ai militari.

Il ringraziamento ai soccorritori e ai carabinieri, arrivati in pochi minuti, chiude il suo messaggio, accompagnato da un auspicio rivolto alla coppia: «Auguro a queste due bravissime persone di riuscire a superare questo episodio, provando ad andare avanti dimenticando quanto accaduto».

Ora le indagini proseguono. La qualità delle immagini registrate dal sistema interno del supermercato e le testimonianze raccolte dovrebbero permettere l’identificazione del giovane aggressore, descritto come un ragazzo tra i 20 e i 23 anni. Gli investigatori stanno confrontando i fotogrammi con i database a disposizione, mentre la vittima — ancora scossa — attende che l’autore venga rintracciato.

Un episodio fulmineo, crudele e privo di logica, che riaccende il dibattito sulla sicurezza quotidiana e sull’escalation di aggressioni immotivate, soprattutto nei luoghi pubblici. Perché un pugno dato senza motivo non è solo una violenza fisica: è una ferita che attraversa chi assiste, chi subisce e chi vive il territorio.

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