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Cronaca

Pinerolo, schianto frontale tra auto e bici: trentunenne in prognosi riservata

L’uomo ha sfondato il parabrezza: elisoccorso e 118 sul posto

Pinerolo, schianto frontale tra auto e bici

Pinerolo, schianto frontale tra auto e bici: trentunenne in prognosi riservata (foto di repertorio)

Poco prima delle 14.30, lungo corso Torino, a Pinerolo, una Volkswagen diretta verso il centro ha travolto un ciclista di 31 anni che procedeva nella direzione opposta con una mountain bike. L’impatto è stato immediato e violentissimo: il corpo dell’uomo ha sfondato il parabrezza ed è ricaduto sull’asfalto in una caduta descritta dai presenti come "impressionante".

All’arrivo della Polizia Locale, la scena era segnata da vetri sparsi, una bicicletta distrutta e l’auto ferma pochi metri più avanti. Il ciclista era a terra, privo di coscienza. Il traffico è stato deviato per consentire ai soccorsi di operare rapidamente.

La centrale operativa del 118 di Azienda Zero ha attivato un intervento congiunto: un’ambulanza a terra e l’elisoccorso, atterrato poco distante. Le condizioni dell’uomo sono apparse critiche fin da subito. L’équipe medica ha proceduto all’intubazione sul posto, una manovra che conferma la gravità del trauma. Il ciclista ha riportato un severo trauma cranico ed è stato trasferito in codice rosso al CTO di Torino, il principale centro traumatologico della regione.

La dinamica dell’incidente è ora al vaglio degli agenti. I rilievi mirano a chiarire la posizione dei mezzi, la sequenza dell’impatto e l’eventuale presenza di testimoni o immagini di videosorveglianza utili alla ricostruzione. Al momento non emergono elementi certi sulla causa dello scontro. Il tratto di corso Torino in cui è avvenuto l’incidente è noto per l’intenso scorrimento di auto e biciclette, un punto critico dove basta un errore minimo per generare conseguenze pesantissime.

Il ciclista resta ricoverato in prognosi riservata. La violenza dello schianto, evidente dalle condizioni del parabrezza e della carrozzeria, restituisce la misura dell’energia coinvolta e del rischio quotidiano per chi si sposta in bici lungo le arterie più trafficate.

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