Torino, scippa il cellulare a una giovane mamma con il bimbo in braccio: arrestato un 23enne in Vanchiglia

Un furto con strappo avvenuto in pieno giorno a Torino si è concluso con l’arresto di un 23enne egiziano, già noto alle forze dell’ordine. L’episodio è accaduto nelle scorse ore tra corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena, dove una giovane madre che passeggiava con il figlioletto di pochi mesi in braccio è stata derubata del cellulare da un uomo incappucciato.

L’allarme è scattato all’improvviso. Erano da poco passate le dieci del mattino quando una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Torino ha sentito le urla di una donna che chiedeva aiuto all’altezza di via Carlo Denina. Un passante, che aveva assistito alla scena, si è avvicinato agli agenti raccontando di aver visto un giovane correre via dopo aver strappato il telefono dalle mani della vittima, impegnata a tenere in braccio il bambino.

Subito è stata diramata una nota radio con la descrizione del sospettato, consentendo agli altri equipaggi presenti in zona di partecipare alle ricerche. Dopo pochi minuti, una seconda pattuglia dell’UPGSP ha individuato un giovane che corrispondeva perfettamente alla descrizione mentre correva lungo la sponda del Lungo Dora Siena, a poche centinaia di metri dal luogo dello scippo.

Ne è seguito un breve inseguimento a piedi, terminato quando il 23enne, vistosi circondato da due equipaggi — quello della Volante e un secondo del Commissariato Dora Vanchiglia — ha desistito e si è fatto bloccare. Addosso al giovane, i poliziotti hanno trovato il cellulare appena rubato, che è stato immediatamente riconsegnato alla proprietaria.

Dagli accertamenti è emerso che l’uomo era già sottoposto all’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia Giudiziaria, misura che gli era stata imposta alcuni mesi fa per reati analoghi. Al termine delle formalità, è stato arrestato per furto con strappo e accompagnato in Questura.

L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, e il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, durante la quale — come previsto dalla legge — vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

Il pronto intervento delle pattuglie, sottolineano fonti della Questura, ha permesso di bloccare il sospetto in pochi minuti e di restituire alla vittima l’oggetto rubato, evitando che il furto potesse avere conseguenze più gravi.

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