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Blitz in corso Moncalieri a Torino, sette lavoratori in nero e un arresto in pieno servizio

Controlli congiunti tra Polizia, Asl e Ispettorato del Lavoro: locale sospeso e oltre 22 mila euro di sanzioni

Polizia

Polizia (foto di repertorio)

È stato un fine settimana di controlli serrati quello appena trascorso a Torino, dove un’operazione congiunta della Polizia di Stato, insieme alla Polizia Municipale, al personale dell’Asl–Spresal e all’Ispettorato del Lavoro, ha portato a una lunga serie di verifiche, sanzioni e arresti. Il servizio, coordinato dal Commissariato di Barriera Nizza, si è concentrato soprattutto sulle aree di corso Moncalieri e San Salvario, due zone particolarmente attenzionate per la presenza di locali notturni e per le criticità legate alla sicurezza urbana e al rispetto delle norme sul lavoro.

Il primo intervento è avvenuto in un esercizio pubblico di corso Moncalieri, dove gli agenti hanno riscontrato gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali, oltre alla mancanza di diverse certificazioni obbligatorie per legge. La Polizia Municipale ha immediatamente elevato sanzioni per oltre 4.100 euro, ma non è finita lì. Il personale dell’Ispettorato del Lavoro, infatti, ha scoperto che nel locale lavoravano sette persone prive di regolare contratto di assunzione, configurando così una violazione particolarmente grave in materia di occupazione irregolare. Per questo motivo, l’attività è stata sospesa e sono state comminate sanzioni per oltre 18.000 euro.

Nel corso del medesimo controllo, gli agenti hanno scoperto un elemento ancor più inquietante: tra i dipendenti presenti, vi era anche un lavoratore sottoposto al divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore in cui si stava svolgendo l’ispezione. Una violazione palese delle prescrizioni imposte dal giudice, che ha ulteriormente aggravato il quadro già pesante emerso nel corso dell’operazione.

L’attività di verifica si è poi estesa al quartiere San Salvario, dove tre esercizi commerciali sono stati sanzionati complessivamente per 480 euro per la vendita di alcolici oltre l’orario consentito, fissato alle 21. Un’infrazione che, pur di entità economica più contenuta, testimonia la costante attenzione delle forze dell’ordine verso il rispetto delle regole di convivenza urbana in una delle aree più vivaci – e più problematiche – della movida torinese.

Durante i controlli, la squadra del Commissariato di Barriera Nizza si è trovata anche a fronteggiare un episodio di violenza e microcriminalità. Due cittadini marocchini, di 39 e 20 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato per rapina in concorso. I due, mentre si trovavano a bordo di un autobus cittadino, hanno costretto un passeggero a consegnare il cellulare, non esitando ad aggredire la vittima quando questa ha tentato di riappropriarsene. La fuga, tuttavia, è durata poco: gli agenti, impegnati proprio nel servizio straordinario di controllo in corso Moncalieri, sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a bloccarli dopo un breve inseguimento.

La Procura della Repubblica di Torino, informata dei fatti, ha richiesto e ottenuto la convalida degli arresti, disponendo per entrambi gli indagati la custodia cautelare in carcere. Come previsto dalla legge, il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e vale dunque la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

Il bilancio complessivo dell’operazione parla chiaro: oltre 22.000 euro di sanzioni, un locale sospeso, sette lavoratori irregolari, tre attività multate e due arresti. Un risultato significativo che conferma l’impegno della Polizia di Stato nel controllo del territorio e nel contrasto al lavoro nero, alle violazioni amministrative e alle forme di criminalità diffusa che incidono sulla sicurezza collettiva.

Fonti della Questura sottolineano che i controlli proseguiranno con cadenza regolare, con l’obiettivo di garantire legalità e trasparenza nelle attività commerciali, ma anche di prevenire situazioni di degrado e insicurezza nei quartieri torinesi più frequentati. Un segnale chiaro, dunque, a chi pensa di poter eludere le regole: le verifiche continueranno, e chi opera fuori legge rischia non solo multe salate ma anche la chiusura dell’attività.

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