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Cronaca

Sorelle aggredite nel sonno da una banda armata di cinque uomini

Incappucciati arrampicati fino al primo piano, botte e terrore per cento euro

Rapina nella notte a Volvera, due sorelle picchiate per cento euro e due anelli

Rapina nella notte a Volvera, due sorelle picchiate per cento euro e due anelli (foto di repertorio)

A Volvera, nella frazione Zucche, la notte tra sabato e domenica si è trasformata in un incubo per due sorelle di 65 e 68 anni. In pochi minuti, che a loro sono sembrati interminabili, si sono trovate faccia a faccia con una banda di uomini incappucciati, entrati in casa arrampicandosi lungo la grondaia e forzando una porta-finestra al primo piano.

Il gruppo, composto da quattro persone all’interno e probabilmente da un quinto uomo rimasto di guardia all’esterno, cercava denaro e gioielli. I rapinatori hanno subito puntato a una presunta cassaforte, che però non era presente nell’abitazione. Di fronte al rifiuto, hanno usato la violenza, colpendo le due donne con calci, pugni e schiaffi. L’aggressione ha lasciato le vittime con lividi al volto e un forte shock, ma fortunatamente le ferite sono state giudicate lievi dai medici dell’ospedale San Luigi di Orbassano, dove sono state accompagnate per accertamenti.

La casa è stata messa completamente a soqquadro, armadi e cassetti aperti e rovistati senza tregua. Alla fine, il bottino si è ridotto a due anelli e circa cento euro in contanti. Una cifra minima se paragonata alla brutalità della violenza subita. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, gli aggressori avrebbero parlato con un accento straniero, dettaglio che ora guida le indagini.

La fuga dei rapinatori sarebbe avvenuta a bordo di un’auto, con il palo rimasto fuori dall’abitazione pronto a garantire la copertura. Nessun vicino ha notato movimenti sospetti e in casa non era installato alcun sistema di allarme né telecamere di sorveglianza, fattore che ha reso l’azione ancora più semplice per la banda.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della stazione di Cumiana insieme al nucleo operativo della Compagnia di Pinerolo, che hanno avviato gli accertamenti. L’attenzione degli investigatori si concentra ora sulle telecamere di sorveglianza della zona e soprattutto su quelle del casello dell’autostrada Torino-Pinerolo, possibili strumenti per risalire ai movimenti dell’auto dei rapinatori.

La comunità resta scossa per la violenza dell’episodio, in un contesto che sembrava tranquillo. Le due sorelle, ancora sotto shock, sono state dimesse con prognosi di pochi giorni, ma con la paura destinata a durare molto più a lungo.

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