Tentata rapina in corso Vittorio Emanuele, quattro uomini arrestati dopo l’aggressione a un passante

Una serata che sembrava come tante altre nel pieno centro di Torino si è trasformata in violenza e paura. È successo la sera di lunedì 1 settembre in corso Vittorio Emanuele II, all’altezza del civico 77. Qui, un quarantenne che stava transitando è stato improvvisamente accerchiato e aggredito da quattro uomini, tutti di origine slava, di età compresa fra i 24 e i 42 anni, già noti alle forze dell’ordine.

Secondo la ricostruzione, il gruppo, in evidente stato di alterazione per l’abuso di alcol, avrebbe iniziato a colpire l’uomo con calci e pugni, nel tentativo di sottrargli telefono e portafoglio. La scena si è consumata rapidamente, ma non è passata inosservata. L’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Borgo San Salvario ha interrotto l’aggressione, costringendo i quattro alla fuga all’interno di un esercizio commerciale vicino.

La cattura, però, non è stata immediata. I presunti rapinatori, alla vista dei militari, hanno cercato di resistere con violenza, tentando persino di colpire gli stessi carabinieri. La colluttazione è stata intensa, ma alla fine i quattro sono stati immobilizzati e arrestati. Condotti in caserma, sono stati dichiarati gravemente indiziati dei reati di tentata rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, e poi trasferiti presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Intanto, la vittima è stata soccorsa e portata al pronto soccorso dell’ospedale Martini, dove ha ricevuto le cure necessarie. Nonostante lo shock e le ferite, non sarebbe in pericolo di vita.

Il caso mette ancora una volta in evidenza come il centro cittadino, cuore della movida e dei flussi serali, possa trasformarsi in scenario di episodi violenti legati all’abuso di alcol e a comportamenti criminali recidivi. Gli inquirenti ora stanno approfondendo i profili dei quattro arrestati, già gravati da precedenti, mentre resta forte l’allarme sicurezza percepito dai cittadini che si trovavano in zona al momento dell’aggressione.

Va ricordato che i provvedimenti emessi rientrano nella fase delle indagini preliminari, e per i fermati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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