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Cronaca

Ondata di furti e rapine nel Rivolese: 25 arresti e denunce in un mese di blitz dei Carabinieri

Diciotto esercizi commerciali presi di mira, bottino recuperato e criminali colti con borse schermate, armi improprie e merce rubata

Ondata di furti e rapine nel Rivolese

Ondata di furti e rapine nel Rivolese (foto di repertorio)

La Compagnia dei Carabinieri di Rivoli ha messo in campo un’azione serrata contro i reati predatori che, dall’inizio di luglio, ha prodotto un bilancio impressionante: più di venticinque persone arrestate o denunciate a piede libero, quasi una al giorno. Un ritmo costante di interventi che ha colpito duramente ladri e rapinatori, spesso già noti alle forze dell’ordine.

Sono diciotto gli esercizi commerciali finiti nel mirino, con furti e rapine mirati soprattutto a generi alimentari, abbigliamento e cosmetici per un valore complessivo di oltre 2.500 euro. In molti casi il bottino è stato interamente recuperato e restituito ai commercianti. Durante i controlli, i militari hanno trovato negli zaini degli autori veri e propri “kit del ladro”: forbici, tronchesi di piccole dimensioni e borse schermate con alluminio, strumento utilizzato per eludere sistemi di allarme e varcare le barriere antitaccheggio senza far scattare segnalazioni.

Il 7 agosto, i Carabinieri della Stazione di Grugliasco hanno fermato due ventenni sorprese a rubare cosmetici in una farmacia. A una di loro è stato trovato addosso anche un tirapugni in metallo, immediatamente sequestrato. Le giovani sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria.

L’ultimo arresto risale alla notte di lunedì, nell’area commerciale di via Crea a Grugliasco. Un 29enne ha tentato di lasciare un supermercato con cibo e una bottiglia di vino senza pagare, arrivando ad aggredire un addetto alla vigilanza. La colluttazione è stata interrotta dal rapido intervento della pattuglia dei Carabinieri, che ha bloccato l’uomo arrestandolo per rapina impropria. Il vigilante ha riportato alcune escoriazioni.

Tutti i provvedimenti sono stati emessi nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vige la presunzione di innocenza.

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