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Cronaca
11 Agosto 2025 - 23:08
Morto a 61 anni vicino alla Stura: la sorella chiede aiuto sui social: «Aiutatemi a capire cosa è successo a mio fratello Stefano»
È un mistero che si mescola al dolore, quello attorno alla morte di Stefano Colle, 61 anni, insegnante, trovato senza vita lo scorso venerdì 8 agosto nei pressi del torrente Stura di Lanzo, in località Borgata Francia di Caselle Torinese.
Quel pomeriggio Stefano era uscito di casa con il suo cane, apparentemente per una passeggiata come tante, ma non è più rientrato. Quando i carabinieri lo hanno trovato, a pochi passi dall’acqua, non c’erano segni di violenza: il medico legale ha parlato di un malore improvviso come causa più probabile del decesso. La salma è stata affidata ai familiari, ma restano domande aperte.
Perché al momento del ritrovamento Stefano Colle non aveva con sé il telefono, la maglietta e nemmeno gli occhiali da vista. Oggetti personali che, nonostante le ricerche da parte della famiglia e delle forze dell’ordine, non sono mai stati ritrovati. Possibile che siano stati portati via da qualcuno? O che si trovino ancora, nascosti tra erba e ghiaia, nei pressi del torrente?
A cercare risposte è la sorella, Daniela Colle, che ha deciso di affidare la sua richiesta ai social. In un post, diffuso e condiviso decine di volte, ha scritto: «Cari amici, la nostra famiglia sta vivendo un terribile momento a causa dell’improvvisa scomparsa di mio fratello Stefano… Vi scrivo nella speranza che qualcuno, passando nella zona, trovi il suo telefono, la sua maglietta e i suoi occhiali da vista. Nonostante le ricerche, sia da parte nostra sia delle forze dell’ordine, non siamo riusciti a trovarne traccia. Vorremmo solo avere un po’ di pace per capire i suoi spostamenti fatti con il cane questo venerdì pomeriggio. Ringrazio chiunque voglia condividere con i contatti della zona».
Il messaggio ha fatto rapidamente il giro del web, rimbalzando da un profilo all’altro e arrivando anche a gruppi locali, nella speranza che qualcuno possa imbattersi negli oggetti smarriti o possa fornire indicazioni utili. Non è solo una questione materiale: per la famiglia Colle, ritrovare quei tre oggetti significherebbe ricostruire gli ultimi movimenti di Stefano, dare un senso al vuoto improvviso lasciato dalla sua morte e, forse, dissipare quel velo di incertezza che avvolge le sue ultime ore di vita.
In attesa di risposte, resta il dolore di una comunità che conosceva Stefano Colle come un uomo mite, appassionato del suo lavoro di docente, e la determinazione di una sorella che, nel chiedere aiuto, ha trasformato la sua pagina social in una bacheca di speranza e solidarietà.
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