Auto in fiamme in una cascina: trovato un corpo carbonizzato

Una carcassa annerita tra le rovine di una cascina dismessa. E dentro, il corpo senza vita di un uomo, distrutto dalle fiamme. È l’inferno muto che si è spalancato ieri sera a Rivalta, in via Umberto I, civico 103. Quando la notte era già scesa e la città si stava spegnendo, qualcuno ha notato una Fiat Grande Punto avvolta dal fuoco. Una scena brutale, senza grida né movimenti. Solo il crepitare delle fiamme.

I carabinieri di Orbassano e la sezione operativa di Moncalieri si sono precipitati sul posto. Hanno domato l’incendio e aperto la portiera: all’interno un cadavere completamente carbonizzato, un uomo. Nessun documento, nessun segno utile per un’identificazione immediata. Solo ipotesi. Nessuno ha visto arrivare l’auto, nessuno ha sentito nulla. Una fine silenziosa, forse voluta.

“Potrebbe trattarsi di un gesto estremo”. Si scava nel passato, negli ultimi movimenti. E qui emerge una possibile traccia: un uomo malato oncologico si sarebbe allontanato in serata dall’ospedale San Luigi di Orbassano. Potrebbe essere lui. Ma il condizionale, in questa storia, è ancora d’obbligo. Troppe domande. Nessuna certezza.

I carabinieri stanno ricostruendo le ultime ore di vita della vittima. Cercano testimoni, immagini, indizi. Vogliono capire se si tratti davvero di un suicidio consumato in solitudine, o se dietro ci sia dell’altro. Una mano esterna, un messaggio, un delitto.

Quel che resta ora è un’auto distrutta, una vita spezzata, e una cascina che si conferma, ancora una volta, terra di nessuno, rifugio per chi cerca l’invisibilità. Anche per morire.

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