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Cronaca
02 Luglio 2025 - 17:46
Pestano il figlio e investono il padre: faida familiare tra rom finisce davanti all’ospedale (immagine d'archivio)
Una faida familiare all’interno di una comunità rom si è trasformata in una scena di violenza urbana che ha coinvolto un minorenne e suo padre, con due episodi distinti ma collegati: prima un pestaggio in strada, poi un investimento volontario davanti all’ospedale Maria Vittoria di Torino. I fatti si sono verificati nella serata di martedì 1° luglio 2025, tra corso Grosseto e corso Tassoni.
Tutto è iniziato davanti al civico 290 di corso Grosseto, dove un ragazzo di 17 anni è stato aggredito da altri coetanei, suoi parenti. Il giovane è stato colpito ripetutamente, anche con una bottiglia, durante quella che appare come una vera e propria spedizione punitiva interna alla famiglia. Il padre, un uomo di 38 anni, è accorso in suo aiuto, riuscendo a strapparlo alla morsa degli aggressori e a trasportarlo in auto all’ospedale Maria Vittoria, dove il figlio è stato affidato ai medici del pronto soccorso.
Ma la vicenda non si è conclusa lì. Pochi minuti dopo, davanti all’ospedale, si è verificato il secondo episodio. Una nuova lite, questa volta tra adulti, ha richiamato numerosi familiari sul posto, che sono arrivati con auto e camper, occupando l’area antistante il polo sanitario. Nel corso del confronto, un uomo si è avvicinato al 38enne, lo ha afferrato per un braccio, è salito in auto, ha messo in moto e lo ha trascinato per alcuni metri, investendolo e dandosi immediatamente alla fuga.
La vittima dell’investimento è stata ricoverata nello stesso ospedale. Fortunatamente, nonostante la violenza dell’azione, non ha riportato fratture, ma è stato comunque sottoposto a controlli e accertamenti. Intervenute sul posto le volanti della polizia di Stato e alcune pattuglie della polizia locale, che hanno proceduto a identificare numerosi presenti e ad ascoltare i testimoni.
L’uomo investito ha riferito agli agenti di aver riconosciuto nel fratello il responsabile dell’aggressione. L’identificazione formale è ancora in fase di verifica e, al momento, non sono stati adottati provvedimenti nei confronti dell’individuo indicato. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato Madonna di Campagna, che stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dei due episodi e risalire alle motivazioni della violenza.
L’intera vicenda mette in luce una grave tensione interna al nucleo familiare, con escalation di violenza che ha coinvolto minorenni e adulti, fino a raggiungere un ospedale cittadino. Un fatto che pone interrogativi sulla gestione dei conflitti all’interno delle comunità e sulla necessità di interventi rapidi per evitare nuovi episodi di violenza.
Immagine di repertorio
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