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Cronaca
11 Giugno 2025 - 18:04
Canavese, 28 intossicati dopo la cena delle quinte: indaga l’Asl, bufera sul ristorante
Una serata nata con le migliori intenzioni, per festeggiare la conclusione del percorso scolastico dei bambini di quinta elementare, si è trasformata in una pagina amara per molte famiglie di San Giusto Canavese. Venerdì scorso, in un ristorante-pizzeria del territorio di Caluso, 87 persone tra adulti e bambini si sono ritrovate per una cena organizzata dai genitori delle due classi quinte della scuola primaria Guido Gozzano. Doveva essere un momento conviviale, l’ultimo saluto prima delle vacanze e del passaggio alle scuole medie. Ma già durante la notte qualcosa è andato storto.
Dopo poche ore, in molti hanno iniziato a sentirsi male. I sintomi sono apparsi chiari: nausea, vomito, febbre, dissenteria e forti crampi addominali. Il quadro clinico, fortunatamente, non ha mai raggiunto livelli gravi, ma l’allarme si è diffuso in fretta. A fare i conti con questo malessere sono stati 25 adulti e 3 bambini. Gli unici elementi in comune? Tutti avevano consumato il tris di antipasti servito agli adulti, che includeva battuta di carne cruda, flan di verdure e vitello tonnato.
I bambini, a cui era stato proposto il classico “giro pizza” accompagnato da bibite, non hanno mostrato problemi. Tranne quei tre che, per curiosità o voglia di assaggiare qualcosa di diverso, hanno condiviso con i genitori o con gli insegnanti una parte degli antipasti. E sono stati proprio loro a finire, come gli adulti, tra i soggetti colpiti.
Il primo campanello d’allarme è suonato nella notte, quando una madre – viste le condizioni peggiorate – ha contattato la guardia medica e si è fatta visitare al pronto soccorso di Ivrea. Nessun altro ha avuto bisogno di cure ospedaliere, ma molti hanno passato un weekend chiusi in casa, tra termometri e medicine. Il tutto, comunque, si è risolto nell’arco di 24-48 ore, con la piena ripresa di tutti, bambini compresi.

A quel punto sono scattate le segnalazioni. I rappresentanti dei genitori hanno inviato una comunicazione all’Asl To4, chiedendo l’apertura di un’indagine. L’azienda sanitaria, attraverso il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian), ha dato il via agli accertamenti. Gli operatori stanno cercando di ricostruire la filiera alimentare, verificando la tracciabilità dei prodotti, le condizioni di conservazione, la provenienza e le pratiche di manipolazione. Si ipotizza una tossinfezione batterica: i principali sospettati sono salmonella e campylobacter, microrganismi che possono annidarsi in cibi crudi o poco cotti, o in salse non refrigerate correttamente.
Nel frattempo, il ristoratore coinvolto respinge con decisione ogni accusa. E assicura che tutti i prodotti utilizzati sono di origine controllata e a chilometro zero. Una versione che però non ha convinto i genitori, alcuni dei quali lamentano anche l’assenza di un rimborso o di un gesto di scuse da parte del locale.
La sindaca di San Giusto, Giosi Boggio, ha spiegato di non essere stata contattata dall’Asl, specificando che il locale si trova fuori dal territorio del suo comune, e dunque la competenza sanitaria è in capo ad altri enti. Ciononostante, ha voluto lanciare un messaggio ai protagonisti più piccoli di questa sfortunata vicenda:
"Mi rammarica profondamente che una festa pensata per celebrare la fine del ciclo scolastico si sia trasformata in un episodio spiacevole. Ai bambini auguro che l’inizio della scuola media porti con sé solo belle esperienze e tanta serenità."
Oggi, a distanza di giorni, tutti stanno bene. I bambini hanno già ripreso le attività estive o sono partiti per le vacanze. Ma resta l’amarezza per una festa pensata per sorridere e finita con mal di pancia e disillusione.
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