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Cronaca
06 Giugno 2025 - 10:15
Dramma in via Trento, nel cuore di Savigliano. Una donna di 72 anni e suo figlio quarantenne sono stati ritrovati senza vita. L’appartamento era saturo di gas
Un silenzio anomalo, un odore insopportabile, la porta chiusa da troppo tempo. Così, nel tardo pomeriggio di giovedì 5 giugno 2025, si è consumata una tragedia in via Trento a Savigliano, in provincia di Cuneo. All’interno di un appartamento di un tranquillo condominio, i vigili del fuoco, allertati dai vicini di casa per il forte odore di gas, hanno fatto una scoperta agghiacciante: i corpi senza vita di una donna di 72 anni e di suo figlio, 40enne.
Le cause esatte del decesso sono ancora oggetto di indagine, ma secondo le prime ricostruzioni non si tratterebbe di un incidente domestico. L’attenzione degli inquirenti si concentra, infatti, su una delle ipotesi più dolorose: quella di un omicidio-suicidio. I carabinieri della compagnia di Savigliano, accorsi subito sul posto, stanno conducendo accertamenti a tappeto, raccogliendo elementi nell’abitazione, ascoltando i testimoni e ricostruendo le ultime ore di vita dei due.
L’allarme è scattato grazie alla prontezza dei vicini, insospettiti dal persistente odore di gas che fuoriusciva dall’appartamento al piano. L’intervento dei pompieri ha permesso di evitare ulteriori danni o un’esplosione. Ma ciò che si sono trovati davanti ha superato ogni aspettativa: due corpi, nessun segno evidente di violenza esterna, e una scena che suggerisce un gesto estremo.
La pista dell’omicidio-suicidio prende corpo sulla base di alcuni elementi ambientali. Non è ancora chiaro se il gas sia stato usato come mezzo per togliersi la vita, o se si tratti di un tentativo di depistare le indagini. Sarà l’autopsia a fornire risposte decisive. Si cerca ora di chiarire il legame emotivo tra madre e figlio, la loro condizione economica, eventuali segnalazioni precedenti, e soprattutto se c’erano segnali di disagio o fragilità psichica.
La comunità di Savigliano è sotto choc. I due erano conosciuti nel quartiere, anche se da tempo vivevano in modo piuttosto riservato. Nessuno, tra i vicini, ricorda episodi particolarmente preoccupanti, ma in molti ora ripensano a silenzi e piccoli segnali ignorati. Una tragedia privata che diventa pubblica, e che riapre una ferita già nota: quella del disagio psichico che, troppo spesso, non viene intercettato in tempo.
Le prossime ore saranno cruciali per fare chiarezza. La Procura di Cuneo ha aperto un fascicolo, mentre i militari continuano a lavorare senza escludere nessuna pista. Se confermata, l’ipotesi dell’omicidio-suicidio rappresenterebbe l’ennesimo caso sommerso di dolore familiare esploso nel silenzio di una casa.
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